C’era anche un cittadino valdianese con la sua compagna a bordo del treno Intercity che ieri è rimasto bloccato per 4 ore senza aria condizionata nei pressi di Grosseto.
Fabio Leuzzi e la sua compagna sono partiti da Genova poco prima delle 13 per raggiungere Salerno, ma il viaggio ha preso tutt’altra direzione. I due solo alle 3,30 sono riusciti a raggiungere un luogo più vicino a casa, ovvero Napoli.
“All’improvviso abbiamo avvertito un forte boato. Pensavamo alle porte chiuse con violenza tra i vagoni, poi si sono spente le luci e si sono accese quelle di emergenza – racconta Fabio – Il treno si è fermato per 10 minuti, poi è ripartito. E’ iniziato il brontolio tra i passeggeri perché non si capiva cosa stesse accadendo e neppure i capitreno riuscivano a dare risposte concrete. Poco dopo la marcia dell’Intercity si è interrotta. Così sono trascorse 4 ore senza aria condizionata e con le porte dei vagoni chiuse“.
Fabio ci racconta della reazione dei numerosi passeggeri che affollavano il convoglio: “A causa del caldo e del sole battente qualcuno ha perso le staffe. Mi ha colpito la presenza di un ragazzo con gravi disabilità che necessitava di una bombola di ossigeno perché effettivamente mancava l’aria. Solo dopo due ore è arrivata la Protezione Civile a fornirgli i supporti necessari. Noi passeggeri con i nervi più saldi abbiamo cercato di essere d’aiuto e di tranquillizzare i più deboli. Io venendo dal mondo dell’assistenza sociale ho supportato chi aveva necessità , ho fornito acqua a chi non la possedeva, ho rassicurato per quanto potevo”.
A bloccare l’Intercity è stato un guasto elettrico. Solo dopo 4 ore i passeggeri sono stati indirizzati su un altro convoglio dotato di aria condizionata. A loro è stato riservato un kit di benvenuto per cercare di recuperare le energie dopo aver sofferto sotto il sole in un ambiente chiuso. I passeggeri riceveranno il rimborso da Trenitalia, ma l’amarezza non sarà ripagata.