A seguito dell’indizione dello stato di agitazione indetto da tutte le organizzazioni sindacali della provincia, ovvero CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, FIALS – FSI, NURSING UP, NURSIND, SNALV e UGL, rispettivamente nelle persone di Antonio Capezzuto, Alfonso Della Porta, Gennaro Falabella, Carlo Lopopolo, Maria Teresa Esposito, Rosario Vitolo, Biagio Tomasco, Gennaro Vasile e Luigi Marino, il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, ha convocato una riunione per il tentativo obbligatorio di conciliazione.
“Sono ormai tre anni che le relazioni sindacali sono tutt’altro che stabili in ASL – dichiarano i sindacati – anzi totalmente inesistenti e spiace dover rilevare che anche la nuova Direzione Strategica sino ad oggi non ha ritenuto opportuno convocarci neanche per un confronto di approfondimento sulle materie e sulla vertenza per evitare lo scontro”. Per i rappresentanti le problematiche più importanti sono “una paralisi dell’azienda, mancate stabilizzazioni degli aventi diritto, mancato utilizzo di graduatorie per il personale in servizio a tempo determinato e risultato idoneo in concorsi pubblici a tempo indeterminato presso altre aziende”.
“A fronte di una marcata e grave disattenzione alla riorganizzazione dei servizi e della filiera sanitaria e socio-assistenziale dell’Ente che ha costretto ad inopinate chiusure di interi reparti si deve prendere atto della totale assenza di garanzia dei livelli essenziali di assistenza a causa del mancato adeguamento degli organici al fabbisogno assistenziale – proseguono -. Tutto ciò è la totale espressione di spregio nei confronti delle relazioni sindacali anche su accordi sottoscritti che non solo non vengono onorati, ma unilateralmente vengono disattesi e smentiti senza alcun ulteriore confronto né approfondimento sulla materia. Dopo l’incontro con la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) avvenuto lo scorso 25 luglio per discutere sul da farsi in merito alla mancata convocazione per il completamento della procedura da adottare sull’utilizzo delle risorse da destinare alla valorizzazione del personale, nulla sarebbe cambiato. Si è dovuto assistere alla totale mancanza di rispetto nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori tutti. E’ il caso delle progressioni economiche orizzontali (PEO) e dei passaggi verticali, ovvero il completamento delle procedure avviate e mai concluse. Il dialogo e l’esigibilità degli accordi sottoscritti sono diritti sacrosanti dei lavoratori previsti dal Contratto Collettivo Nazionale e non possono essere negati. Non solo vale il discorso della continuità amministrativa, la nuova Direzione Strategica dovrà assumersi le proprie responsabilità. E’ impensabile che le risorse dei fondi destinati ai lavoratori vengano utilizzate per il disavanzo dovuto allo straordinario generato dall’Azienda per la mancata assunzione di personale ma soprattutto per il mancato controllo sull’organizzazione del lavoro lasciata alla mercé di dirigenti poco attenti se non addirittura incapaci”.
Dunque, si terrà domani, giovedì 1 settembre l’incontro con la parte pubblica ed il Prefetto per il tentativo di mediazione. “Non permetteremo che vengano lesi i diritti dei lavoratori per cui auspichiamo che l’incontro abbia esito positivo. Una cosa è certa, in assenza di risposte concrete noi non ci fermeremo e saremo accanto ai lavoratori per scioperare a tutela e a salvaguardia di tutti e assicuriamo che la vertenza andrà avanti ad oltranza almeno fino a quando non ci saranno atti certi e meritevoli di attenzione, a tutela e a garanzia della dignità di tutti i lavoratori” concludono i segretari provinciali.