Le alte temperature di questo periodo e la carenza di piogge da febbraio hanno creato un’emergenza siccità in tutta la provincia di Salerno.
A lanciare l’allarme è Coldiretti di Salerno che ha parlato di livelli idrici generali molto bassi, soprattutto nei principali bacini come i fiumi Sele, Alento, Tanagro e Mingardo.
“Non si registravano livellì così bassi da 40 anni – ha dichiarato il direttore di Coldiretti Salerno,Vincenzo Tropiano – sono parametri che normalmente abbiamo a metà agosto, siamo in anticipo di due mesi”.
A pagare le spese più alte di questa siccità è proprio il comparto agricolo. Secondo l’associazione che riunisce gli agricoltori le colture foraggere non si sono opportunamente sviluppate, in particolare è il mais a non aver raggiunto i livelli ottimali.
Non sembra andare meglio nel comparto della zootecnia. Gli allevamenti di bufale e di bovini sono in piena emergenza, ogni animale ha infatti bisogno di circa 150 litri di acqua al giorno.
“Le proposte sono due – dichiara il direttore Tropiano – l’adeguamento delle reti idriche e degli invasi dei consorzi di bonifica e l’inserimento, nei prossimi bandi del PSR della Regione Campania, degli impianti irrigui delle aziende agricole come misure finanziabili”.
– Tania Tamburro –