Continuano le indagini sulla scomparsa di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese sparita da Pontecagnano nel marzo scorso. Qui era ospite a casa della sorella del suo compagno, morto tempo fa.
Ieri il pm titolare dell’inchiesta Lucia Vivaldi ha conferito all’ingegnere informatico Roberto Merola la consulenza tecnica per accertamenti su uno smartphone che risulta intestato a una donna straniera. In questo telefonino comparirebbero delle immagini di Marzia.
Ricordiamo che si sta indagando per omicidio e occultamento di cadavere e che il 25 ottobre è stato ritrovato lo scheletro di una donna all’interno di un casolare a Santa Tecla di Montecorvino Pugliano. Domani il Gip conferirà l’incarico al perito nell’incidente probatorio che dovrà rivelare l’identità dello scheletro attraverso il test del dna e l’autopsia.
Lo smartphone su cui verrà effettuata la consulenza tecnica è stato sequestrato dai Carabinieri il 10 novembre scorso.
Nel giallo legato alla scomparsa di Marzia Capezzuti sono indagati a vario titolo la cognata Barbara Vacchiano, il compagno di quest’ultima, Damiano Noschese, i figli Vito e Annamaria, due amici di famiglia e il figlio di Noschese.
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