Il Comune di Sanza approva in Giunta l’adesione al progetto Alta Velocità nel Vallo di Diano. Lo scorso 9 marzo con delibera di Giunta, la n° 18, l’Amministrazione comunale ha espresso a nome della comunità che rappresenta grande soddisfazione per la notizia relativa alla realizzazione di un progetto ferroviario dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, oggetto in questi giorni di ampia discussione a tutti i livelli e soprattutto di grande interesse ed attenzione da parte dei cittadini.
La Giunta comunale ha condiviso pienamente l’ipotesi progettuale annunciata da RFI che prevede il passaggio dell’Alta Velocità nel Vallo di Diano, assicurando fin da ora la totale e incondizionata disponibilità da parte degli Enti del territorio e degli stessi Comuni interessati direttamente dalle opere ad esprimersi favorevolmente all’iniziativa e a sostenere con determinazione la realizzazione di una delle più importanti opere strategiche per tutto il Mezzogiorno. Il progetto ferroviario dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria presentato da RFI rappresenta una grande opportunità per il Sud, rompendo l’isolamento di aree che, ancorché interne ed ancora svantaggiate, sono in grado di esprimere un grande potenziale di sviluppo, con evidenti benefici per la stessa crescita del sistema Paese.
Da parte dei tecnici di RFI si va delineando l’interesse ad accorciare il tratto che da Salerno porta a Praia a Mare, venendosi a concretizzare l’ipotesi progettuale che vedrebbe il Vallo di Diano direttamente interessato dal tracciato dell’Alta Velocità con l’impegno a realizzare una fermata ferroviaria nell’area sud del Vallo di Diano, nodo strategico con la Val d’Agri, il Lagonegrese ed il Golfo di Policastro, oltre che per la viabilità stradale con il Cilento (Variante S.S. Bussentina).
L’Amministrazione comunale di Sanza individua nel progetto Alta Velocità nel Vallo di Diano l’opportunità concreta per creare i presupposti per un profondo mutamento dell’assetto territoriale, con riflessi positivi per le dinamiche di sviluppo socio-economico.
– Chiara Di Miele –