Importanti opportunità per il territorio quelle offerte dal Comune di San Rufo che ieri pomeriggio ha presentato i vantaggi della Comunità Energetica Rinnovabile in collaborazione con Helios Energia SpA.
Un’occasione di incontro per confrontarsi insieme su come ridurre i costi energetici e collaborare per un futuro più sostenibile ma anche conveniente.
L’incontro, moderato dall’esperto in Gestione dell’energia Mattia Tierno, si è tenuto nella sala dell’ex Cinema comunale e si è aperto con le relazioni sulle Comunità Energetiche Rinnovabili a cura di Giovanni Ferro, CEO di Helios SpA, e sulla Comunità Energetica di San Rufo con il Direttore Commerciale di Helios Antonio Capozzoli.
Presenti il sindaco Michele Marmo, la presidente del Consiglio comunale Martina Marmo e l’assessore Maria Antonietta Aquino.
“Il Comune di San Rufo guarda ad un futuro sostenibile e il nostro augurio è che venga intrapresa una svolta verso la sostenibilità energetica, che richiede l’impegno di tutta la comunità” ha affermato Martina Marmo.
“Sentiamo il dovere di informare su come funzionano le Comunità Energetiche Rinnovabili. Siamo stati invitati dal Comune a dare supporto, perciò il nostro ruolo sarà quello di essere al vostro fianco nel prosieguo del lavoro – ha esordito Giovanni Ferro -. Le CER mirano al consumo intelligente e razionale dell’energia elettrica, una risorsa limitata il cui utilizzo presuppone una serie di infrastrutture costosissime. Con la Comunità Energetica si va incontro ad una nuova logica nella produzione di energia: una comunità ristretta di produttori e consumatori, cioè i consumer, i producer e i prosumer, che sarebbero i consumatori che intendono dotarsi di un impianto di produzione finalizzato all’autoconsumo. Dobbiamo produrre dove si consuma, cercando di farlo con fonti rinnovabili, e ottimizzare i consumi. Diversi i vantaggi delle CER, tra cui l’incentivo riconosciuto sul consumo per i prossimi 20 anni e le risorse destinate nell’ambito del PNRR per i Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti i quali possono accedere ad un ulteriore contributo del 40%“.
Il fabbisogno di energia elettrica, soprattutto negli ambienti domestici, è destinato a crescere sempre di più e le opportunità fornite dalle Comunità Energetiche Rinnovabili, a maggior ragione nei piccoli centri, sembrano essere allettanti. Un’aggregazione che parte dal basso, passando dalle Amministrazioni, a cui si può aderire “così come si partecipa alle associazioni – ha chiarito Ferro – entrando ed uscendo facilmente e in libertà“. Dopo il processo di adesione e la dotazione di regolamento e strumenti necessari alla Comunità si avvia l’attività che conduce alla realizzazione della CER e alla progettazione dell’impianto.
Benefici ambientali, sociali ed economici dalla CER di San Rufo, così come spiegato dal dottore Antonio Capozzoli che ha presentato il modello da adottare e l’obiettivo di dimensionamento della comunità. “Siamo per l’approccio aggregativo e non speculativo – ha spiegato – perché tutto il ritorno economico deve restare sul territorio. Vogliamo dotare la CER di San Rufo di impianti di produzione di potenza complessiva pari almeno ad 1 MW, perché così si può beneficiare del 40% a fondo perduto e si fa in modo che la Comunità sia sostenibile. Un impianto da 1 MW produce in un anno circa 1.400.000 kwH di energia da fonti rinnovabili che evita di immettere in atmosfera 700.000 kg di Co2. Un impianto fotovoltaico inserito in una CER comporta inoltre un investimento iniziale inferiore per la sua installazione e un ulteriore incentivo sulla quota autoconsumata all’interno della Comunità Energetica“.
“Come Amministrazione già dal 2023 abbiamo voluto l’avvio di questo percorso per costituire la CER. Vogliamo parlare di transizione energetica e questo è uno strumento che ci permette di avviare una importante rivoluzione riguardo ai consumi energetici. Abbiamo scelto Helios per le delucidazioni, cerchiamo di non sprecare questa importante opportunità” ha concluso l’assessore Aquino.