L’elenco dei prodotti tradizionali della Regione Campania, ai sensi del Decreto Ministeriale 350/1999, si arricchisce di 28 nuovi prodotti, per i quali è stata inoltrata un’apposita proposta di inserimento al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Tra le new entry anche alcune specialità del Vallo di Diano, tra cui la patata di Monte San Giacomo, gli stufati di Teggiano (tipica ricetta locale con pasta e uvetta) e le “patane e cicc’” (piatto tipico di Monte San Giacomo, consistente in una sorta di purè di patate e fagioli condito con polvere di peperone dolce). Ma anche il ragù napoletano, la braciola e la parmigiana di melanzane fanno il loro ingresso nel prestigioso e gustoso elenco regionale.
Già presenti nella lunga lista di prodotti tradizionali il prosciutto di Casaletto, la salsiccia e la soppressata del Cilento e quella del Vallo di Diano, il cacioricotta caprino del Cilento, il fusillo di Gioi e Felitto, il pane di Padula, il broccolo del Vallo di Diano, il fagiolo di Controne, il fagiolo San Pasquale di Casalbuono, il fagiolo striato e quello tondino bianco del Vallo di Diano, i panzarieddi e i risi di Casalbuono (specialità di fagiolo), la patata rossa del Vallo di Diano, il pomodorino di Rofrano, il tartufo di Colliano, l’uva del Cilento, i fagioli tabaccanti di Casalbuono.
Un patrimonio enogastronomico regionale unico nella sua specie, che fa invidia a regioni italiane e che vanta, di sicuro, l’apporto consistente e notevole dei territori del Vallo di Diano e del Cilento. Con il D.M. 350/99 il Ministero ha dato il via alla salvaguardia di questi alimenti conservandone i tradizionali metodi di produzione e assicurando ai consumatori le necessarie condizioni di igiene e sicurezza alimentare.
Obiettivo primario la tutela dei prodotti tipici locali e del mangiare sano, rimanendo legati alle tradizioni culinarie e di produzione dei territori.
– Chiara Di Miele –Â
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