Il sindaco di Polla Massimo Loviso ordina la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati nell’impianto di recupero e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi della SRA srl.
Quest’ultima, al centro dell’inchiesta sull’illecito trasferimento di rifiuti dalla Campania alla Tunisia che ha condotto anche a una serie di misure cautelari, era autorizzata dalla Regione all’esercizio dell’impianto di recupero e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi a Polla nella Zona Industriale. Cessata l’attività per sopraggiunta revoca dell’autorizzazione ambientale, la società non ha adempiuto agli obblighi di legge di ripristinare il sito e di rimuovere i rifiuti che attualmente permangono all’interno dell’impianto. Con la revoca dell’autorizzazione ambientale era stato disposto che entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento la SRA avrebbe dovuto presentare all’ARPAC e ai competenti uffici regionali gli atti per la relativa approvazione del Piano di ripristino ambientale che avrebbe dovuto essere ultimato entro il 30 settembre scorso.
Per l’intera durata e fino al completamento delle operazioni di ripristino ambientale la ditta avrebbe dovuto garantire la piena efficienza dei dispositivi fissi e mobili antincendio e degli impianti tecnologici, a salvaguardia della salute e dell’ambiente, per cui è emersa l’assoluta necessità di procedere immediatamente ad avviare l’esecuzione del Piano di ripristino al fine di scongiurare danni ambientali.
Secondo le indicazioni regionali sembrerebbe che l’esecuzione del Piano di ripristino dei luoghi sia impedito da un provvedimento penale di sequestro del sito, inoltre la SRA è interessata da una procedura di liquidazione giudiziale con sentenza del Tribunale di Lagonegro del 20 marzo scorso nell’ambito del procedimento in relazione al quale è stato nominato il curatore. Così è sorta un’interlocuzione tra la Regione Campania e il Comune di Polla dalla quale è emerso che questa notevole quantità di rifiuti e il mancato ripristino del sito potrebbero determinare effetti gravemente dannosi per l’ambiente e che è necessario e urgente rimuoverli.
Il sindaco Loviso, dunque, ordina al curatore della SRA srl, alla società stessa nella persona del legale rappresentante e alla società proprietaria e locatrice dell’immobile la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati presenti nell’area entro 30 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza.