Al via il restauro degli affreschi nell’Eremo di San Michele alle Grottelle a Padula, un insediamento rupestre che risale al IV secolo e precede il culto micaelico. Nell’XI secolo il santuario era di pertinenza del Monastero di San Nicola al Torone e nel 1538 la Certosa di Padula acquisì l’Eremo e tutti i territori dell’Abate di San Nicola al Torone.
L’ingresso della grotta è stato probabilmente scavato nella roccia dai pellegrini e sostituisce quello precedente, nel quale è stata realizzata la sacrestia. Nella concavità rocciosa sono presenti resti di affreschi del XIV secolo che raffigurano la Natività  e l’incoronazione della Vergine. L’altare è stato ricostruito in parte negli anni ’80 del Novecento e presenta degli affreschi realizzati dai certosini nel 1693 da Michelangelo Caputo, tra i quali si riconoscono cicli su San Lorenzo e sul primo martire Santo Stefano.
Dietro all’altare è presente un’edicola databile intorno al XV secolo che presenta riquadri e zone con spesse linee colorate rosse, gialle e bianche, oltre a un affresco di San Benedetto. Sulla destra gli affreschi del ciclo di Santa Caterina d’Alessandria, San Benedetto e una Madonna di origine bizantina. Sulla parete di fondo è rappresentato San Giacomo, di cui vengono illustrati tre miracoli nella nicchia delle Grottelle: il miracolo dell’impiccato, il miracolo delle mele d’oro e il miracolo del pellegrino morto. La zona esterna della nicchia presenta in alto una cornice curva con tre riquadri che raffigurano l’Annunciazione e l’Eterno.
Gli affreschi attualmente sono in fase di restauro grazie all’interessamento della Regione Campania che ha individuato nell’Eremo delle Grottelle un sito di spessissimo rilievo storico-artistico.
Il restauro verrà completato entro la fine del mese di dicembre, i lavori sono coordinati dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino. I restauratori che si stanno occupando degli affreschi sono Luigi Parascandolo e Giuseppe Libretti.Â
Oltre al ciclo dedicato a San Giacomo, sulle varie pareti affiorano rappresentazioni dedicate a San Bernardo e ad altri soggetti religiosi, di cui alcune danneggiate dal tempo.