Si è tenuto sabato sera, presso la sede sociale, l’incontro dal titolo “L’immagine del gusto, quando il cibo ispira l’arte”, a cura del “Circolo Sociale Carlo Alberto 1866”, inserito nel ricco calendario di eventi per il 130° anniversario del sodalizio padulese.
All’incontro hanno preso parte il presidente Felice Tierno e la storica dell’arte Emma Russo Carrara, che ha guidato il numeroso pubblico presente in un percorso all’insegna dell’arte e del cibo, elementi che si fondono in uno straordinario connubio.
Il cibo, in qualità di materiale simbolico o di bene consumabile, è sempre stato considerato nelle espressioni artistiche di ogni tempo e, anche se con forza diversa, è costantemente riuscito a comunicare la propria pluralità sensoriale: gli aspetti di un realismo quotidiano, le interpretazioni simboliche più nobili esaltanti l’animo umano e quelle decisamente più prosaiche della seduzione della gola o di voracità più allusive.
“E’ molto importante contestualizzare l’opera d’arte, capendo il momento storico, antropologico, sociale nel quale l’opera d’arte viene creata, consentendoci di comprenderla al meglio, soprattutto per quanto riguarda l’arte contemporanea. L’intreccio cibo-arte ci ha dato la possibilità di fare un viaggio attraverso le tradizioni popolari, i costumi, le consuetudini alimentari della storia dell’uomo – ha spiegato Emma Russo Carrara – Abbiamo spaziato dall’arte più antica, greca, romana, riflettendo poi sugli aspetti estremi che derivano da un rapporto alterato, patologico con il cibo, facendo riferimento anche al rapporto cibo-mente e al cambiamento del modello estetico attraverso i secoli“.
“Tanti gli artisti che ci hanno accompagnato in questo percorso, in una suddivisione per temi: “la colazione sull’erba, le dèjeuner sur l’herbe” del periodo impressionista, le nature morte, il tema religioso, poichè il cibo ha sempre avuto una valenza simbolica fortissima – ha concluso – Abbiamo poi toccato anche l’arte contemporanea e tutto ciò che è la Pop Art, l’incontro della pittura con la civiltà dei consumi, per passare poi a situazioni bizzarre, come quelle legate ad Arcimboldo, Botero, con figure legate sempre al mondo del cibo e ai suoi estremi”.
– Filomena Chiappardo –