Dopo il comunicato inviato dal sindacato FIALS – Segreteria provinciale di Salerno al Direttore Sanitario dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla Aristide Tortora, al Direttore Generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante, agli organi di stampa e ai lavoratori del presidio riguardo ad un incontro relativo alla riorganizzazione del personale infermieristico e al conseguente abbandono della riunione da parte della stessa sigla sindacale dovuto alla pronuncia di una frase da parte del Direttore Sanitario sul reparto di Nefrologia (“La nefrologia-dialisi negli ultimi anni è la vergogna dell’ospedale di Polla“), abbiamo ascoltato il Direttore Tortora per avere maggiori delucidazioni su quanto accaduto nel corso della riunione e il primario dell’Unità Operativa di Nefrologia Francesco Buono.
“Mi dispiace molto di questo comunicato – ha detto il Direttore Sanitario del “Curto” – Se io volessi fare comunicati stampa ogni volta che c’è tensione farei quello che è lo sport di alcuni, di gettare discredito sulle attività e sull’ospedale. Se la gente all’esterno legge che personale vario, che guadagna migliaia di euro al mese, litiga tra di loro, massifica tutti e pensa che non si va d’accordo“.
“Voglio tranquillizzare i cittadini – continua Tortora ai nostri microfoni – perchè la mia frase non era certamente rivolta alla Nefrologia e Dialisi, ma ad un modo di operare che, pur di evitare che vengano rimosse vecchie incrostazioni che tanto beneficio hanno prodotto, porta al contrasto col Direttore Sanitario e all’abbandono della riunione“.
“Lungi da me offendere professionalità che hanno dimostrato il loro enorme valore e offendere una disciplina rivolta alle fasce più deboli – spiega il Direttore Sanitario – Convinto di dover potenziare la Dialisi e le attività di nefrologia ho messo sul tavolo le mie dimissioni quando si è immaginato di dover mandare via degli specialisti ambulatoriali che oggi sono qui in maniera radicata a svolgere il proprio ruolo. Inoltre, insieme al primario, ho dovuto lottare contro la burocrazia per questo reparto e abbiamo fatto dei lavori di ristrutturazione in Dialisi che consentono l’aggiunta di un ‘posto rene’, quindi ancora due persone possono accedere alla struttura pubblica (forse questo dà fastidio a qualcuno) per fare dialisi. Oggi l’opera è completa al 95% e subito dopo l’estate verrà impiantato il nuovo posto. Questo smentisce il fatto che io non ami la Dialisi o non ami casa mia“.
– Chiara Di Miele –
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