E’ stata rinviata al 20 aprile prossimo l’udienza per sciogliere la riserva sulla richiesta del Pubblico Ministero di esaminare i minori e quindi la nomina del perito che dovrà interrogare i piccoli alunni dell’Istituto comprensivo di Caselle in Pittari.
Quella che si è svolta ieri al Tribunale di Lagonegro è stata una udienza fiume, durante la quale sono stati sentiti i Carabinieri del Racis di Roma che hanno ricostruito una versione che non si allontana da quella sentita finora. I Carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche hanno confermato, in sintesi, tutto l’impianto accusatorio, riferendo che dalle loro analisi sarebbero emerse sia violenze dirette che indirette sui bambini: schiaffi, strattoni, urla e insulti ma anche maltrattamenti che i piccoli loro malgrado erano costretti a vedere.
Una deposizione lunghissima durata oltre quattro ore, al centro dell’ultima udienza del processo a carico di quattro maestre della scuola elementare di Caselle in Pittari sulle quali pende l’accusa di maltrattamenti avvenuti tra il 2011 e il 2014 nei confronti dei piccoli alunni, imputate insieme all’ex preside Biagio Bruno.
L’ex direttore, in pensione dal settembre 2012, è accusato invece di non aver adottato provvedimenti pur avendo ricevuto segnalazioni da parte dei genitori dei bambini. Per lui però il suo avvocato ha depositato istanza di proscioglimento perché il fatto non sussiste.
Nell’udienza del 16 marzo era stato chiamato a testimoniare il Comandante della Stazione Carabinieri di Sanza, il Maresciallo Antonio Russo, il quale aveva portato in aula il faldone con le trascrizioni di quanto prodotto nei file audio e video captati nelle intercettazioni ambientali.
La prossima udienza si svolgerà il 20 aprile 2018 al Tribunale di Lagonegro.
– Marianna Vallone –