In merito a quanto sta accadendo in queste ore a causa del maltempo e delle piogge torrenziali che stanno mettendo in ginocchio non solo il Vallo di Diano ma vaste aree dellāintera regione, il presidente del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro, Beniamino Curcio, sente la necessitĆ di rispondere “a quanti, come al solito, stanno trasformando un evento calamitoso ed angosciante per tanti cittadini in mera polemica politica, con affermazioni false e prive di fondamento“.
“Come ho giĆ avuto modo di chiarire in più occasioni – spiega – per una sovrapposizione di responsabilitĆ e di ruoli, il Consorzio di Bonifica non ha potuto e non può risolvere un problema strutturale e decennale come quello dei nostri fiumi. Ed ĆØ sbagliato pensare che questo possa avvenire con la semplice manutenzione e pulizia degli alvei. Il problema delle esondazioni e degli allagamenti nella nostra zona viene da lontano ed ĆØ legato ad una serie di concause, sia naturali che antropiche. Tuttavia, in questi ultimi anni di certo non siamo stati a guardare. Ed infatti, proprio sul fronte della difesa idraulica e messa in sicurezza del Tanagro, abbiamo messo in campo una progettualitĆ strategica e di ampio respiro, mai vista prima, indispensabile per affrontare con unāottica strutturale le questioni alluvionali. Progetti in parte giĆ finanziati e pronti per essere attuati. Abbiamo altresƬ attivato forme di sinergia e collaborazione con altri soggetti istituzionali, che ci hanno permesso di intervenire anche sul Tanagro dopo oltre 20 anni di totale abbandono. Eā davvero singolare che oggi via siano persone che, pur avendo amministrato in questi 20 anni senza fare nulla di concreto per rimuovere tali criticitĆ , anzichĆ© fare mea culpa, parlano a sproposito“.
Il rischio idrogeologico ĆØ drammaticamente serio e attuale per il Vallo di Diano e per lāintero territorio nazionale e, come sottolinea Curcio, non si risolverĆ sicuramente con i modesti mezzi del Consorzio di Bonifica. Al 2021 la superficie nazionale potenzialmente soggetta a frane e alluvioni riguarda il 94% dei comuni italiani e oltre 8 milioni di persone abitano in aree ad alta pericolositĆ .
“Persone intellettualmente oneste e non meri sciacalli avrebbero notato che immagini di frane, allagamenti e smottamenti hanno riguardato, purtroppo, vaste zone della regione – prosegue Curcio -. Basta leggere i comunicati ANSA per rendersi conto che le piogge di ieri costituiscono un evento di eccezionale portata che ha determinato danni e disagi un po’ ovunque, in particolar modo in aree strutturalmente più vulnerabili come il Vallo di Diano ove, nella sola giornata di ieri, sono caduti ben 120 mm di pioggia (dato riferito alle ore 19). Vorrei chiedere a chi vuole speculare politicamente: sono forse dappertutto colpevoli e responsabili i Consorzi di Bonifica? La veritĆ ĆØ che, come spesso accade, si vuole perpetuare un gioco al massacro, uno scaricabarile ingiusto e inutile e che offende lāintelligenza delle persone, mortificando chi vive più direttamente i disagi e le minacce delle alluvioni. Lāassunzione di responsabilitĆ non ĆØ esercizio di tutti: ĆØ più facile fare chiacchiere e buttare fumo, additando allāopinione pubblica un capro espiatorio, piuttosto che assumersi ciascuno per la propria parte le responsabilitĆ e lavorare insieme per contribuire ad arginare il fenomeno“.
“Dai Sindaci al Consorzio, dalla Regione al Governo nazionale, ognuno deve svolgere il proprio compito con serietĆ e onestĆ intellettuale, senza ergersi di fronte ai cittadini a paladino di una falsa veritĆ – conclude Beniamino Curcio -. Quando si uscirĆ dalla meschina logica dei giochi di potere fini a sĆØ stessi, per parlare il linguaggio della veritĆ , quando sentiremo ognuno degli attori istituzionali in campo assumersi, ciascuno per quanto di competenza, la propria responsabilitĆ e raccontare ai cittadini soprattutto cosa hanno fatto per il territorio nellāesercizio dei ruoli istituzionali che hanno ricoperto e che attualmente ricoprono, allora potremo dire davvero di lavorare tutti insieme per il bene comune. Recuperiamo tutti lāumiltĆ e il senso di responsabilitĆ , facendo fronte comune e abbandonando atteggiamenti di sciacallaggio politico che mirano solo a confondere le idee per raggiungere interessi personali, volutamente nascosti allāopinione pubblica“.