Le tratte ferroviarie dismesse restano al centro dell’attenzione politica. L’onorevole Ermete Realacci, infatti, ha proposto un riutilizzo delle ferrovie ormai chiuse tramite la trasformazione delle stesse in percorsi green.
Non è inclusa in questa lista la “Sicignano-Lagonegro” che, come dicono dal Comitato Riattivazione Sicignano-Lagonegro, “prima di tutto ufficialmente è sospesa all’esercizio e non dismessa, ma soprattutto, lasciatecelo dire, anche un pò grazie al lavoro di questo Comitato ha davanti a sè delle prospettive essendo vicina all’alta velocità”.
“Occorrono – ha sottolineato l’onorevole Tino Iannuzzi, da sempre vicino alla battaglia a suon di interrogazioni parlamentari – il recupero e la riattivazione delle linee che possono e debbono svolgere una funzione utile e preziosa per realizzare un sistema infrastrutturale, di mobilità e dicollegamenti ferroviari più adeguati. E nella audizione di ieri con la senatrice Anna Donati sono intervenuto per citare il caso proprio della Sicignano – Lagonegro come tratta da recuperare e riattivare quale linea ferroviaria di grande utilità per il territorio e le comunità del Vallo di Diano e della intera provincia di Salerno“.
“Una dichiarazione importante, che però deve essere ancora una volta – afferma il Comitato – seguita dai fatti: vista la predisposizione di De Luca a fare, almeno negli intenti, una politica pro trasporto su ferro e la conclamata disponibilità della Basilicata nell’aprire il discorso per il ripristino della Lagonegro – Sicignano, è tempo di discutere con gli attori principali di questa faccenda. Lo richiede la necessità di sviluppo delle aree interne, la politica europea che sostiene soltanto le opere ecologiche e su ferro, e soprattutto una comunità intera”.
Il Comitato comunica di aver già spedito regolare richiesta per essere ricevuti da Pittella e De Luca, in un incontro con entrambi, per parlare della ferrovia del Vallo.
– redazione –