Si è tenuta a Bari, presso lo spazio Murat, la 18^ Convention di iDEE “Spazio senza confini”. Presenti oltre 150 partecipanti in sala e circa 50 collegati in streaming. I lavori della Convention sono stati anticipati dall’Assemblea sia ordinaria che straordinaria dell’Associazione.
L’Associazione iDEE nasce nel 2004 con l’obiettivo di valorizzare l’imprenditorialità e la presenza femminile all’interno del Credito Cooperativo, promuovendo e sostenendo tutte le iniziative volte a realizzare condizioni di pari opportunità.
In particolare, l’Associazione, che oggi conta più di 900 iscritti, si propone di promuovere occasioni di incontro, confronto, condivisione e di rafforzare la vicinanza delle BCC alle comunità locali, con particolare riferimento a target qualificati come donne imprenditrici, professioniste e figure occupate in ruoli istituzionali.
La Banca Monte Pruno dallo scorso maggio ha aderito all’Associazione iDEE in qualità di Ente Socio Sostenitore ed ha nominato la dipendente Francesca Sessa rappresentante dell’Istituto.
Inoltre la Banca Monte Pruno è tra le poche aderenti alla Carta “Donne in Banca: valorizzare la diversità di genere” istituita dall’Associazione Bancaria Italiana. Tale protocollo costituisce uno strumento per sostenere l’impegno delle aziende verso le pari opportunità, promuovendo un ambiente sempre più inclusivo, rafforzando la parità di trattamento, diffondendo la partecipazione delle donne e dando impulso ad azioni anche al di fuori del contesto aziendale.
La Presidente di iDEE, Teresa Fiordelisi, nel suo indirizzo di saluto, prima di assumere la presidenza dell’Assemblea, ha precisato che “l’Associazione iDEE è un laboratorio di confronto e di dialogo per dare sempre maggiore concretezza alla cultura della parità, una cultura più attenta e inclusiva”.
Numerosi gli ospiti al prestigioso evento tra cui: il Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, il Presidente Onorario di iDEE, Alessandro Azzi, il Presidente della Federazione di Comunità Campana-Calabra, Amedeo Manzo, il Presidente di Iccrea Banca, Giuseppe Maino, la Vice Presidente di Cassa Centrale Banca, Enrica Cavallo. La Banca Monte Pruno era presente con il Vice Presidente, Antonio Ciniello, ed il Direttore Generale, Michele Albanese.
Il Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, ha dichiarato: “Il Credito Cooperativo ha storicamente una grande capacità di intuizione e di anticipazione. Siamo infatti stati il primo sistema bancario a creare un’associazione di donne ed abbiamo formato i nostri talenti dall’interno, valorizzando le competenze già presenti. Il Credito Cooperativo rappresenta un esempio virtuoso”.
La Convention è stata aperta dall’intervento della Vice Presidente di iDEE, Claudia Benedetti. Tra gli illustri ospiti, poi, ha brillato la lectio magistralis di Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea che ha precisato, tra l’altro, che “non basta avere numeri di diversità. La scintilla scatta quando l’inclusione funziona. Quando i punti di vista vengono ascoltati, valorizzati, ognuno si sente tranquillo di essere quel che è. Nel 2017 tra le domande per lavorare all’Esa ne arrivavano dalle donne una su sei. Oggi siamo a una su tre. Un bel risultato, ma bisogna ancora osare tanto.”
A conclusione della relazione la dottoressa Vaudo ha risposto alle domande del pubblico: “Il problema di avere poche ragazze nelle materie STEM comincia alle elementari, dove si forma questa identità. Inizia da un’esclusione dalla matematica perché è un linguaggio abilitante. Tra gli adolescenti in Italia abbiamo la più grande differenza di genere nelle competenze in questa disciplina. Una volta che le ragazze restano fuori poi non vanno a scegliere fisica all’Università. Quindi il problema comincia con l’inclusione nella matematica alle elementari. Per tutti. La matematica è un abilitatore di futuro perché è il linguaggio dell’universo. Lo dico proprio per le donne, perché oggi si registra una scarsa presenza femminile negli studi delle materie STEM, quelle scientifiche. Eppure, proprio questi sono i settori attraverso i quali è più facile raggiungere per le donne l’emancipazione economica”.