Il Comitato Salute e Vita e lโAssociazione Medicina Democratica intervengono circa la nota stampa in cui si afferma che il sindaco di Salerno avrebbe formalizzato, con una lettera indirizzata al Direttore generale dellโAsl, una richiesta rispetto allo stato del Registro tumori e con la stessa avrebbe chiesto uno studio epidemiologico nella Valle dellโIrno.
“Come cittadini non possiamo che essere felici se, dopo anni di battaglie nelle piazze e nelle aule giudiziarie, il primo cittadino ha deciso di ascoltarci, iniziando a sentire il peso della responsabilitร del ruolo di primo responsabile della salute pubblica della comunitร che amministra. – scrive il presidente Lorenzo Forte – Certo siamo dovuti ricorrere ad esprimere una denuncia per omissioni dโatti dโufficio per iniziare a vedere qualche timido barlume di azione amministrativa, ma il senso del nostro impegno resta il coinvolgimento e la risoluzione definitiva di una vertenza ambientale e sociale che investe il nostro territorio da decenni, per troppo tempo nel silenzio colpevole delle Istituzioni”.ย ย
“Rispetto a questa vicenda, – prosegue Forte – per il rispetto che riserviamo ai morti e agli ammalati, ci sembra doveroso precisare che la richiesta di unโulteriore indagine epidemiologica e la consultazione di un registro tumori non aggiornato รจ fuorviante e nasconde probabilmente un vuoto tentativo di disinnescare una condanna per omissioni di atti di ufficio, dopo lunghissimi anni di silenzio in termini di atti amministrativi”.ย ย
Il Comitato Salute e Vita spiega che l’azione “รจ fuorviante poichรฉ l’avvio e la conclusione di una indagine epidemiologica richiederebbe anni dal momento che colpevolmente, come confessato dai responsabili del registro tumori, tali indagini sono ferme da quasi un decennio e perchรฉ una indagine epidemiologica di grande complessitร รจ stata giร svolta dai C.T.U. del Tribunale di Salerno. Oggi abbiamo la certezza che nel suolo, nelle acque, nel sangue dei volontari vi sia la presenza di quantitร di molto superiore alla soglia consentita di metalli pesanti quali: il mercurio, il cadmio, il cromo, lโantimonio, il tallio ecc; tutto a valle di uno studio validato dal Ministero della Salute (Studio Spes) e condotto specificatamente sui Comuni della Valle dellโIrno, con lโopificio delle Fonderie Pisano come epicentro dellโarea di interesse. Questo studio non concede alibi nรฉ al Sindaco Enzo Napoli, nรฉ all’ Asl che ha il dovere di preoccuparsi della prevenzione rispetto ai rischi per la salute pubblica. Alla conclamata presenza dei metalli pesanti rilevati nello studio Spes si aggiungono le indagini condotte sui capelli di 10 cittadini volontari residenti nei pressi dellโopificio e di un operaio della stessa fabbrica da poco licenziatosi per non sottostare piรน al ricatto che lo vedeva vittima di un ambiente di lavoro non sicuro per la propria salute.ย ย
“La nostra proposta, per evitare di perdere altro tempo – continua il Comitato – ย รจ lโimmediata chiusura in via precauzionale dellโimpianto di Fratte per il suo incompatibile carico ambientale. Alla chiusura della fonte dellโinquinamento, lโAsl e la Regione dovrebbero far seguire un programma di sorveglianza sanitaria sulla popolazione, incentrata su esami tossicologici non solo dei metalli pesanti ma anche di altre sostanze nocive come la diossina. Lโuranio e la diossina, la cui presenza รจ stata accertata in varie occasioni e a vari livelli (rilievi Arpac e Spes) senza che sia mai stata quantificata negli organismi viventi. A garanzia del diritto alla salute di chi lavora, chiediamo che gli stessi rilievi siano fatti tra le maestranze della Fonderia che noi sappiamo esposte, come la popolazione, alla nocivitร come dimostra il caso del signor Landi”.ย
“Il tavolo tecnico costituitosi in Comune, che presto verrร convocato, dovrร ammettere la nocivitร dellโimpianto di via dei Greci, dal momento che spinge sulla stampa per la strada della delocalizzazione. Il Sindaco e tutti quelli che ricoprono ruoli istituzionali la smettano di tergiversare e si prendano la responsabilitร di promuovere provvedimenti immediati senza attendere oltre. Elemosinare con la proprietร una delocalizzazione attesa da oltre 17 anni รจ una strada non piรน percorribile, cercare la gentile concessione del privato mette in pericolo la vita e la salute di migliaia di persone della Valle dellโIrno”.ย ย