In occasione della visita del ministro dell’Ambiente Sergio Costa a Padula, il gruppo consiliare di minoranza “Padula Bene Comune” gli ha presentato un dossier descrittivo e fotografico delle emergenze ambientali locali, in particolare quelle riguardanti Mandrano e Mandranello, aree naturalistiche di particolare pregio rientranti nel territorio comunale e oggetto, ormai da anni, di razzie, taglio selvaggio di alberi secolari e discariche a cielo aperto.
Il gruppo consiliare ha segnalato la situazione alle autorità competenti (in particolare all’Agenzia del Demanio, che ha dato in gestione l’area di Mandranello al Comune) senza ricevere riscontro. Raccogliendo le continue richieste dei cittadini, i consiglieri di minoranza, nella persona del capogruppo Caterina Di Bianco, hanno illustrato al ministro le condizioni di degrado e abbandono, chiedendo massima attenzione.
Ieri mattina è stato affisso un manifesto e sono stati distribuiti volantini attraverso i quali i consiglieri di minoranza hanno portato a conoscenza di questa situazione l’opinione pubblica e le autorità presenti, al fine di sollecitare i dovuti interventi e sensibilizzare al rispetto dei valori civici e ambientali. “Non potevamo perdere questa occasione, la visita del ministro Sergio Costa, neo eletto e per la prima volta nel nostro territorio – riferisce il capogruppo Caterina Di Bianco – Abbiamo discusso con il ministro, massimo vertice dello Stato in materia ambientale, della situazione di degrado ambientale del nostro territorio. Nella totale indifferenza di chi oggi, in maggioranza, amministra il Comune di Padula, era il minimo che potessimo fare, adempiendo al mandato che ci è stato dato dai nostri elettori. Tengo a precisare che il nostro gruppo di minoranza svolge continue attività, spesso lontano dai riflettori, ma sempre a tutela e valorizzazione del territorio e della comunità padulese“.
“Vogliamo esprimere – si legge nel manifesto – vivo plauso all’Ordine Francescano Secolare della Campania, alla Gioventù Francescana, alla Diocesi di Teggiano-Policastro, a tutta la Chiesa Italiana e a quanti si sono impegnati per la celebrazione della Giornata per la Custodia del Creato. Tuttavia, non possiamo non chiedere a quale titolo il Sindaco e la sua amministrazione partecipano a tale importante iniziativa, che riguarda il Creato e la sua tutela, allorquando poco lontano si compie lo scempio di Mandranello e di Mandrano, rapinati delle loro bellezze naturalistiche, razziati delle loro magnificenze, sfregiati delle loro amenità. E ci chiediamo pure con quale consapevolezza e coerenza il Sindaco Imparato e la sua amministrazione sottoscriveranno il documento denominato ‘Custodire il Creato – Carta di Procida 2013’ se per anni non hanno mosso un dito per evitare la distruzione e la rovina irreversibile del paesaggio di Mandranello e di Mandrano. Presumibilmente soltanto per adeguarsi all’evento! Riteniamo che certe verità, anche se dette senza mezzi termini, siano sempre utili alla ‘salvezza del Creato’ e a ‘testimoniare la Speranza’”.
– Chiara Di Miele –