“Excursus” è il nome della mostra fotografica, inaugurata lo scorso 5 maggio e visitabile presso il Micro di Porta Mazzini a Roma. Un viaggio fotografico che raccoglie gli scatti di 5 fotografi, selezionati, in tutta Italia, per la loro intensità narrativa, alla scoperta di luoghi dimenticati, frammenti di realtà, paesaggi, storie.
Tra questi c’è anche il valdianese Fausto Romano Maniglia, di Buonabitacolo.
“E’ un’esperienza molto stimolante che mi permette di confrontarmi con fotografi importanti – spiega Maniglia – Il tema Excursus, infatti, ha raccolto professionisti diversi che, però, si accordano bene tra loro. Sono contento dell’attenzione al mio lavoro che sto riscontrando anche dal Vallo di Diano, a cui sono molto legato”.
L’iniziativa, curata dall’artista Paola Valori, accoglie la fotografia contemporanea. Nove gallerie associate presentano nomi di rilievo, tra cui Franco Fontana, Alberto Garutti, Matteo Basilè ed il celebre Man Ray, protagonista del dadaismo americano.
Un appuntamento, quindi, all’insegna della fotografia d’eccellenza. L’artista valdianese è presente con l’opera dal titolo “Osservando il Marocco”, che descrive così: “in 4 scatti sono immortalati diversi momenti di vita quotidiana marocchina. Dal calzolaio che aspetta il prossimo cliente, al campo da calcio improvvisato sotto il sole cocente. Le case piatte e bianche della città di Fez definiscono labirinti di linee che riempiono lo sguardo e fanno smarrire lo spettatore tra le forme. I volti si girano appena verso l’obiettivo e sembrano quasi in sintonia con il lento scorrere del tempo, alle porte del deserto marocchino”.
L’evento si concluderà il prossimo 12 maggio, con la serata di finissage. “Mi piacerebbe poter vivere del lavoro che amo – aggiunge il fotografo buonabitacolese – e questa esperienza mi ha dato tanta fiducia”.
Fausto Romano Maniglia, classe 1981, ha frequentato il Liceo Artistico di Teggiano, poi l’Accademia di Belle Arti di Carrara, laureandosi in “Arti Visive”. Dopo la laurea ha frequentato diversi corsi e partecipato a diverse esposizioni. Trasferitosi a Roma, il suo principale interesse è rimasto sempre il reportage sociale, la fotografia di denuncia. Alla passione per la fotografia di strada, si aggiunge quella per i reportage di viaggio. Oltre a svariati borghi italiani, fotografa, infatti, le città e il deserto del Marocco, l’Andalusia, l’Olanda e ritorna più volte a Berlino.
– Cono D’Elia –