Grande festa ieri a Corleto Monforte per i 100 anni di Grazia Farina. Dopo la Santa Messa, celebrata da don Mimmo Rossi, a cui ha preso parte la neo centenaria, il sindaco Filippo Ferraro ha consegnato una targa celebrativa del gioioso evento.
“L’Amministrazione comunale, in nome di tutta la comunità, porge i più fervidi auguri alla nostra concittadina Grazia Farina, preziosa testimone di un secolo di storia” è inciso sulla targa.
In seguito il primo cittadino in un messaggio alla signora Grazia ha aggiunto: “In queste poche parole, cariche di un messaggio semplice e autentico, è racchiuso tutto l’orgoglio di noi corletani per una nostra compaesana che ha raggiunto il suo primo secolo di vita. È un orgoglio per la famiglia e per tutti noi, perché le donne come zia Grazia sono uno scrigno di cultura e di tradizioni, importantissime per le attuali e per le future generazioni. Le poche volte che ho potuto dialogare con zia Grazia, soprattutto durante le visite che abbiamo effettuato con don Mimmo prima del Natale, ho potuto ammirare una donna forte, innamorata della famiglia e di suo marito, fiera della vita vissuta, grata a Dio degli anni trascorsi. In un’esistenza come quella di zia Grazia tante saranno state le gioie e tanti dolori; i familiari e noi tutti dobbiamo fare tesoro della sua lunga esperienza e carpire da ogni suo racconto, da ogni suo ricordo le tante cose belle che hanno contraddistinto il nostro Comune e che, sono certo, potranno ancora essere un tesoro immenso per il nostro presente e per il nostro futuro. Quando ero piccolo ricordo che tra noi bambini si parlava spesso di quale anziano avrebbe raggiunto i 100 anni e sembrava un traguardo lontanissimo. Zia Grazia dimostra che è una meta possibile, dobbiamo solo fare tesoro dei suoi insegnamenti e del suo stile di vita. Ancora tanti tanti auguri a nonna Grazia e auguri ai familiari e a tutti noi, che possiamo godere ancora per lungo tempo della sua saggezza e dei suoi insegnamenti”.
Insieme a zia Grazia c’erano tutti i suoi familiari per applaudirla ed abbracciarla dopo aver spento le candeline con il numero 100, a testimonianza che il Salernitano è ancora una volta terra di longevità e di centenari.