Assumere Omega 3 in gravidanza protegge il bambino dal rischio di ammalarsi di asma.
Più precisamente, integrare la dieta con 2,4 grammi di Omega-3 dell’olio di pesce al giorno nell’ultimo trimestre di gravidanza ridurrebbe del 30% il rischio di ammalarsi di asma e respiro sibilante dei bambini. È quanto emerge da uno studio condotto su oltre 700 donne e pubblicato sul New England Journal of Medicine da ricercatori danesi del COPSAC Copenaghen Prospective Studies on Asthma in Childhood e dell’università canadese di Waterloo.
Lo studio ha coinvolto 736 donne alla 24esima settimana di gravidanza che sono state suddivise in maniera randomizzata, casuale, in due gruppi: al primo gruppo è stato somministrato placebo, in questo caso olio d’oliva, mentre il secondo ha assunto quotidianamente un supplemento di 2,4 grammi di acidi grassi polinsaturi a catena lunga dell’olio di pesce, in particolare EPA e DHA.
Lo studio è stato del tipo “a doppio cieco”: né le donne che vi hanno partecipato né i ricercatori che lo hanno pensato e condotto erano al corrente di chi esattamente avesse assunto cosa. In seguito sono stati inseriti i bambini in un trial per testarne la salute respiratoria. Nei figli delle donne trattate con olio di pesce il rischio relativo di sviluppare asma o bronchite asmatica è risultato pari al 16,9% mentre quello misurato nei bambini nati dal gruppo di controllo è stato del 23,7%. Ciò equivale a una riduzione del rischio del 30,7% nei primi tre anni di vita associato all’assunzione di Omega-3. A trarre maggiori benefici dall’integrazione con olio di pesce sarebbero state le donne che all’avvio dello studio avevano i livelli ematici più bassi di EPA e DHA: per i loro bambini la riduzione del rischio relativo di ammalarsi di asma avrebbe raggiunto il 34,5 %.
Da tempo si sospettava l’esistenza di un rapporto tra le proprietà antinfiammatorie dei grassi polinsaturi a catena lunga Omega-3, la loro limitata presenza nella dieta occidentale e la prevalenza crescente di asma nella popolazione pediatrica. Questo studio prova in maniera definitiva e significativa che le cose sono collegate ma sono necessarie ulteriori e più approfondite indagini per raccomandare oggi integratori di Omega-3 in gravidanza.
Di recente è disponibile in farmacia una nuova formulazione che garantisce un’ottima concentrazione di Omega 3 a catena lunga nel rapporto ideale di circa 2 a 1 tra EPA e DHA. Il nuovo integratore presenta un elevato grado di purezza in quanto l’olio contenuto in ogni capsula è prodotto mediante l’utilizzo di materie prime originarie da mari incontaminati ed è stabile, grazie alla speciale tecnologia produttiva ed all’aggiunta di vitamina E, potente antiossidante. E’ ben tollerato, facilmente digeribile e senza retrogusto di pesce.