L’ipertensione è una condizione comune che colpisce i due terzi dei soggetti con età superiore ai 65 anni e non sempre c’è una causa specifica ad instaurarla.
Spesso, infatti, è il confluire di più fattori, ereditari e ambientali, che generano uno stato ipertensivo che è definito essenziale ossia senza causa nota. Fisiologicamente, la pressione arteriosa tende ad aumentare con il progredire dell’età , ma quando i valori a riposo sono al di sopra di 160 mmHg per la sistolica e 95mmHg per la diastolica lo stato fisiologico si trasforma in patologico e necessita di intervento.
Anche se non ci sono sintomi immediatamente riconducibili, l’aumento della pressione sanguigna si ripercuote sull’intero sistema cardiocircolatorio e sugli organi che irrora, ecco così la comparsa di cefalea, vertigini, senso di instabilità fisica. Nel lungo termine le conseguenze dello stato ipertensivo possono portare a complicanze con danni oculari e renali, ma soprattutto aumentano il rischio di ictus e infarti a carico di cuore e cervello.
Il primo intervento consiste nell’impiego di una terapia farmacologica con lo scopo di ricondurre a valori fisiologici i livelli pressori ed evitare quindi le eventuali complicanze sul lungo termine; ma attuare solo questo tipo di scelta nel trattamento della condizione ipertensiva non tiene in considerazione un aspetto importante e cioè che l’aumento progressivo della pressione può essere considerato come un vero e proprio adattamento dell’organismo che, per assicurare ai vari organi e apparati una corretta irrorazione di ossigeno e nutrienti, adegua se stesso alle eventuali condizioni organiche che sono andate variando nel corso del tempo. L’intervento omeopatico coadiuva e sostiene l’organismo riducendo in alcuni casi al minimo l’intervento farmacologico se non evitandolo, quando si interviene tempestivamente.
La scelta del rimedio d’elezione omeopatico tiene conto di tutti gli aspetti del paziente, dallo stile di vita che conduce, alle abitudini alimentari fino alla vita sociale. Ecco quindi che Nux vomica è consigliata in quei pazienti con valori elevati di colesterolo e trigliceridi nel sangue, che conducono uno stile di vita sedentario, ma iperattivo e stressante, frustrazione che sfoga negli eccessi alimentari, oltre che in alcol e fumo. Quando il soggetto è anziano, condizionato da un’estrema lentezza e perdita della memoria e senso di orientamento che gli inducono un forte stato di ansia, il rimedio più adatto è Baryta carbonica.
Aurum metallicum è uno dei rimedi d’elezione dell’ipertensione perché è adatto al paziente che ha i sintomi emotivi tipici di questa malattia: è di base nervoso e depresso, soggetto a manifestazioni di collera e con evidenti vampate al volto e palpitazioni violente quando la crisi ipertensiva si manifesta.