L’ipertrofia prostatica è molto comune al di sopra dei 50 anni. Conosciuta anche come iperplasia prostatica benigna può causare fastidiosi disturbi come il bisogno di urinare frequentemente, anche di notte, difficoltà nell’iniziare ad urinare, scarsa “potenza” del getto, difficoltà nello svuotare completamente la vescica. La prostata ipertrofica, infatti, comprime l’uretra e fa pressione sulla vescica, e ciò ostacola la minzione e genera i fastidiosi sintomi che caratterizzano questa patologia.
Una volta confermata tramite esami ematici e strumentali la natura benigna della malattia potranno essere prescritti per periodi protratti rimedi fitoterapici e omeopatici, i quali rappresentano un’integrazione efficace nel trattamento della patologia.
Tra i medicinali omeopatici ad azione locale ricordiamo: Rawolfia serpentina, indicata quando l’urina cola goccia a goccia alla fine della minzione, in pazienti con perdita della libido e impotenza; Sabal serrulata. prescritta quasi di routine in caso di pollachiuria, nicturia, debolezza nella minzione con peso o dolore a livello perineale; Clematis erecta in caso di uretrite con dolori durante e dopo la minzione; Chimafila umbellata, quando la minzione viene effettuata con molte difficoltà, specie all’inizio, e può essere necessaria una posizione a gambe divaricate e busto flesso in avanti; Conium maculatum se l’ipertrofia prostatica si manifesta soprattutto con minzione difficile e getto intermittente, pollachiuria notturna e diurna e il soggetto è rallentato sui versanti psichico e motorio; Pareira brava che si consiglia in caso di patologia associata a litiasi urinaria e cistite, con pollachiuria frequentissima e minzione difficile.
Fra i medicinali omeopatici di terreno Thuya occidentalis è il medicinale di prescrizione più frequente. Rappresenta, infatti, il medicinale dell’ipertrofia.
Da sempre la fitoterapia ha avuto un ruolo importante nel trattamento della patologia prostatica, in particolare grazie agli estratti di Serenoa repens, pianta utile nelle fasi iniziali non complicate dell’ipertrofia prostatica benigna. I frutti sono fonte di acidi grassi e fitosteroli e sono usati per promuovere la minzione, ridurre l’infiammazione e per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna.
Sono numerose le ricerche cliniche che hanno dimostrato l’attività anti-infiammatoria, anti-androgenica e anti-proliferativa della Serenoa, giustificandone le indicazioni d‘uso. In farmacia è disponibile un integratore a base di olio di Serenoa purissimo in forma di perle contenenti l’esatto dosaggio giornaliero consigliato.