E’ una famiglia originaria del Potentino, ma da anni residente in Lombardia, quella rapita in Mali ieri sera. I tre, madre, padre e figlio, come si legge sull’ANSA, si chiamano Rocco Langone, Maria Donata Caivano e Giovanni, il figlio della coppia.
Il 64enne Rocco Langone, secondo quanto si è appreso a Potenza, lasciò la Basilicata molti anni fa per trasferirsi al Nord per motivi di lavoro. La moglie, conosciuta come Donatella, ha 62 anni e il figlio Giovanni 43.
Insieme a loro è stato sequestrato anche un cittadino del Togo. Il sequestro è stato compiuto da uomini armati, come ha riferito una fonte della sicurezza, a Sincina, nel sud-est del Paese. La località del rapimento si trova a una decina di chilometri da Koutiala, a circa 100 km dal confine con il Burkina Faso e a 300 dalla capitale Bamako. I sequestratori erano a bordo di un veicolo quando hanno tirato su con forza i tre italiani, che fanno parte dei Testimoni di Geova, e il togolese.
La coppia non era in Mali per conto del movimento religioso, come ha precisato l’Associazione dei Testimoni di Geova del Senegal, competente per area: “Da quasi un anno non abbiamo alcun missionario né alcun religioso sul posto sebbene, come è ovvio, ci sono Testimoni di Geova in Mali come in molte altre parti del mondo che professano la propria fede“.
“L’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri sta compiendo le dovute verifiche e accertamenti – ha comunicato la Farnesina -. Il Ministro Di Maio sta seguendo in prima persona l’evolversi della vicenda“.
Al momento si pensa ad un gruppo jihadista e la Farnesina sta cercando di acquisire informazioni vagliando le poche disponibili.