I senatori Felicia Gaudiano, Francesco Castiello e il Consigliere regionale Michele Cammarano chiedono lāapertura di un reparto, presso l’ospedale di Sant’Arsenio,Ā dedicato allāattuale problematica della pandemia da Covid-19 con annesso centro vaccinale, al fine di garantire unāorganizzazione più efficiente.
āIn queste ore sono aumentati i dati dei positivi al Covid-19 nel Vallo di Diano e nel Cilento ā fanno sapere i pentastellati -. Per fronteggiare questa nuova emergenza sono state allestite immediatamente le tende anti-covid nei pressi dellāospedale ‘Luigi Curto’ di Polla. Bisogna assolutamente decongestionare il reparto Covid dell’ospedale avvalendosi di strutture sottoutilizzate, come il Presidio Ospedaliero di SantāArsenio, che attualmente ospita anche il servizio del 118 per il trasporto in biocontenimento di pazienti affetti da Covid-19 dellāAsl di appartenenza”.
“Una struttura, quella di Sant’Arsenio, che se adeguatamente potenziata con piccoli interventi e con aumento di posti letto ā continuano – ĆØ in grado di fronteggiare lāemergenza Covid-19 rispondendo alle attuali esigenze sanitarie. Inoltre, il Comune di SantāArsenio ĆØ poco distante dallāautostrada A2 del Mediterraneo (tra le uscite di Polla ed Atena Lucana) ed ĆØ facilmente raggiungibile dallāarea del Salernitano e zone limitrofe. Il presidio, inoltre, ha spazio a sufficienza e può essere facilmente isolato. L’impianto strutturale ĆØ giĆ dotato di un laboratorio di analisi e di un reparto di radiologiaā.
“La struttura ospedaliera di Sant’Arsenio potrebbe in breve tempo affrontare i lavori e gli interventi necessari a renderla immediatamente operativa, alleggerendo quindi la pressione sanitaria, ma anche favorendo una mobilitĆ a tempi ridotti, poichĆ© il presidio ospedaliero dista solo sei chilometri da Polla. Rappresenta un’opportunitĆ concreta per creare un reparto Covid a bassa intensitĆ con annesso centro vaccinale per garantire una più efficiente organizzazione. Il Vallo di Diano e l’alto Cilento scontano giĆ problemi atavici dovuti al distanziamento dai centri urbani, a causa delle difficoltĆ di mobilitĆ e di scarsa presenza di presidi sanitari di prossimitĆ . Dobbiamo intervenire urgentemente ā concludono – non possiamo mettere a rischio la salute pubblica“.