“L’incendio di ieri a Serre desta molta preoccupazione in quanto la coltre di fumo e di detriti potrebbe causare inquinamento non solo all’ambiente ma anche a colture agricole presenti nelle vicinanze del sito dove è avvenuto il rogo. Attendiamo le analisi disposte sui terreni e sui prodotti ortofrutticoli e siamo pronti, in caso di esito non positivo, a chiedere il risarcimento dei danni perché gli agricoltori non possono pagare di tasca propria le inadempienze di Stato e Regione. Superata l’emergenza occorrerà intervenire rapidamente per far ripartire le attività produttive anche con interventi straordinari”.
Lo scrive in una nota il presidente di Coldiretti Salerno Ettore Bellelli che aggiunge: “Coldiretti è preoccupata e auspica presto una soluzione del problema dello stoccaggio di ecoballe in un’area a forte vocazione agricola al fine di non compromettere la salubrità di tali produzioni a seguito di catastrofi come questa“.
Il direttore Vincenzo Tropiano annuncia che la Coldiretti si costituirà parte civile per i danni diretti, indiretti e di immagine provocati dall’incendio delle ecoballe nel procedimento penale che sarà eventualmente aperto.
“Metteremo in atto tutte le misure necessarie – ribadisce Tropiano – per tutelare e dare certezze ai cittadini e alle imprese agricole per accertare le responsabilità e i danni diretti ed indiretti alle imprese impegnate nel garantire la qualità delle produzioni locali. Saremo al fianco dei nostri imprenditori penalizzati loro malgrado da un disastro ambientale senza precedenti”.
Sulla questione è intervenuto anche il Codacons Campania con il presidente Matteo Marchetti.
“Il Codacons Campania si costituirà parte civile. Si tratta di un disastro ambientale e ci auguriamo che i responsabili vengano assicurati alla giustizia e condannati per tale reato – dichiara Marchetti – La pena prevista è fino a 15 anni di reclusione. Quando il disastro è prodotto in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale la pena è aumentata da un terzo alla metà. L’incendio è stato causato da chi sapeva come sfruttare una giornata ventosa. Quanto si è risparmiato per lo smaltimento incendiando le ecoballe? Su chi gravavano i costi per lo stesso? Chi ha tratto vantaggio da questa azione scellerata? Sarà la Procura competente a dover indagare per poi assicurare alla giustizia, ci auguriamo nel più breve tempo possibile, queste bestie, senza alcuna offesa per gli animali”.
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