Anche quest’anno ad Eboli si è tenuta la cerimonia, organizzata dal Comune e dalla Guardia di Finanza di Salerno, per ricordare il sacrificio del Maresciallo Maggiore Vincenzo Giudice, medaglia d’oro al valor militare.
Il sottufficiale di origini ebolitane, reduce della Prima Guerra Mondiale, prestava servizio in Toscana in qualità di Comandante della Brigata costiera di Carrara, quando perse brutalmente la vita per mano dei nazisti.
Il 16 settembre 1944 nella frazione di Bergiola Foscalina era stato ucciso un militare tedesco. Scattò così la rappresaglia delle S.S., al comando del Maggiore Walter Reder, e dei fascisti della Brigata nera “Mai Morti”, i quali radunarono nella locale scuola elementare, con l’intento di ucciderli, anziani, donne e bambini, tra cui la moglie e i due figli di Vincenzo Giudice. Informato di quanto stava accadendo, l’Ispettore si presentò al Comandante della formazione tedesca offrendo senza esitazione la propria vita in cambio degli ostaggi civili. L’ufficiale nazista rifiutò la proposta sostenendo che le leggi di guerra vietavano ai militari di compiere simili gesti. Dopo essersi spogliato, allora, della divisa ed essersi dichiarato civile, il Maresciallo chiese inutilmente, ancora una volta, di risparmiare quegli innocenti. Fu subito fucilato, perdendo così la vita insieme ad altre 72 vittime. Tra questi, la moglie ed i giovani figli Marcello ed Anna Maria, di 16 e 17 anni, i quali subirono anche il vilipendio del cadavere.
Per quell’atto di estremo coraggio, il Maresciallo Maggiore Vincenzo Giudice è stato insignito della medaglia d’oro al valor militare, massima onorificenza della Repubblica. In occasione del 78° anniversario dell’eccidio, nella mattinata di oggi, il sindaco del Comune di Eboli, Mario Conte, ed il Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Giancarlo Trotta, accompagnati dalla signora Fernanda Giudice, nipote del militare, hanno deposto una corona di alloro davanti al monumento eretto in sua memoria in Piazza della Repubblica.