Dopo il caso dello studente di un Istituto Agrario di Voghera che, dopo essere stato sospeso per 15 giorni per possesso di cannabis, è stato reintegrato dal Tar di Milano che ha condannato anche la scuola a risarcire la famiglia del ragazzo, il Codacons lancia una petizione online per chiedere la legalizzazione delle droghe leggere.
“Il caso di Voghera è solo l’ultima dimostrazione dell’esigenza di un intervento normativo in materia – spiega il Codacons –. Il tema della legalizzazione è rimasto sullo sfondo mentre piano piano cambiavano le leggi e le sensibilità pubblica: i sondaggi, ormai, fotografano l’avvenuta trasformazione e raccontano che anche gli italiani di repressione e divieti non ne possono davvero più. L’idea della legalizzazione di una droga controllata, anche nelle modalità di vendita, prende piede anche per i vantaggi legati ad una simile misura. Sarebbe possibile infatti contrastare il commercio criminale di stupefacenti, rimpolpare le casse statali con le tasse provenienti da un mercato legale, ridurre le spese legate alle operazioni di repressione e, non ultimo, ridurre il sovraffollamento nelle carceri (la legge sulle droghe è il principale veicolo di ingresso nel sistema della giustizia italiana e negli istituti penitenziari). Gli effetti negativi di una possibile legalizzazione/depenalizzazione? Pochi e tutto sommato secondari; gli effetti più temuti, incidenti stradali alle stelle e diffusione tra i minori e gli adolescenti, sono in generale smentiti o comunque ridimensionati dalle ricerche. L’esempio olandese, in particolare, dimostra che un mercato controllato fa aumentare le entrate fiscali ma non i consumi“.
Per tali motivi il Codacons ha lanciato QUI una petizione online in cui si chiede a Governo e Parlamento di legalizzare le droghe leggere, regolamentando, controllando e vigilando il settore, perché non si può più far finta di niente, regalando alle mafie e alle organizzazioni criminali un mercato del genere.