Il Consiglio regionale della Basilicata, riunitosi oggi in seduta ordinaria, ĆØ stato sciolto dal Presidente dellāAssemblea, Carmine Cicala, per mancanza del numero legale. Al momento della verifica dei consiglieri presenti, cosƬ come richiesto dal consigliere Coviello (FdI), hanno risposto allāappello sette consiglieri: Bardi, Cicala, Aliandro, Baldassarre, Cariello, Coviello e Quarto.
Allāordine del giorno era prevista lāaccettazione delle dimissioni dei consiglieri Francesco Piro e Francesco Cupparo (FI) e la loro surroga.
In apertura di seduta, il Presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, ha invitato lāAssise a prendere atto delle dimissioni dei consiglieri regionali Piro e Cupparo. āUn adempimento – ha precisato – che attiene il rispetto di principi costituzionalmente previsti che non possono essere oggetto di speculazione politica. Un atto necessario per restituire funzionalitĆ allāorgano politico del Consiglio regionale con i subentri degli aventi dirittoā.Ā
Successivamente, dopo una pausa dei lavori chiesta dal consigliere Cifarelli (Pd), la minoranza ĆØ rientrata in Aula e ha preso la parola il consigliere Braia: āA nome di tutti i consiglieri di opposizione – ha precisato il capogruppo di Italia Viva – prendiamo atto della relazione fatta dal Presidente Bardi. I suoi auspici hanno necessitĆ di una maggioranza chiara e definita per realizzare quanto dichiarato. Il momento non consente furbizie e galleggiamenti. La Basilicata ha bisogno di un governo stabile nel pieno delle proprie funzioni per rispondere alle esigenze di famiglie ed imprese in un momento cosƬ delicato. Per queste ragioniĀ comunichiamo la volontĆ di lasciare l’aula al fine di consentire a lei Presidente la possibilitĆ di verificare in questo momento la consistenza della sua maggioranzaā.
Il Presidente Bardi prendendo la parola ha parlato di una decisione, quella della minoranza, irresponsabile e si è detto sorpreso perché i colloqui avuti nei giorni precedenti con i rappresentanti dei gruppi di minoranza avevano avuto un tenore diverso.
I consiglieri di minoranza, Pittella, Braia, Perrino e Cifarelli hanno ribadito la loro posizione: “Il tema ĆØ politico, la surroga ĆØ solo casuale. La decisione della minoranza, a valle dellāinterlocuzione avuta con il Presidente Bardi che ĆØ stata giudicata positiva – hanno spiegato – ĆØ stata assunta per capire se la maggioranza ha i numeri per continuare o meno questa esperienza politica. Noi non vogliamo essere definiti stampella della maggioranza”.
I consiglieri di maggioranza, Sileo, Coviello e Quarto hanno da parte loro posto lāaccento sulla responsabilitĆ nel compiere un atto dovuto, quello della surroga: “Necessario – ĆØ stato detto – per permettere il regolare svolgimento dei lavori del Consiglio regionale. Nel momento in cui una forza politica non ĆØ rappresentata in Aula non si consente una discussione totale sui temi da affrontare”.
Da parte dei consiglieri Zullino e Vizziello ĆØ giunta la richiesta di aggiornare i lavori del Consiglio regionale ad una prossima data al fine di consentire un chiarimento allāinterno della maggioranza. I due consiglieri hanno espresso la loro difficoltĆ allāinterno della compagine in quanto alcuni presupposti programmatici della maggioranza non sono stati nĆ© risolti nĆ© affrontati.
āNoi – ha precisato Zullino – non abbiamo mai dichiarato di essere fuori dalla Lega nĆ© tantomeno dalla maggioranza. CāĆØ una condizione di autosospensione dal partito ma non riguarda il partito nazionale, ad oggi sono uno dei fondatori della Lega e resto della Lega. Chiediamo però il ripristino della politica e del rispetto dei ruoliā.