Tanta gioia per il bartender teggianese Lucio Trezza per la vittoria arrivata alla competizione “Baritalia 2018”, un laboratorio di ricerca itinerante dedicato alla miscelazione organizzato da “Bargiornale”, redazione che da 35 anni è la bussola dei bar italiani, con oltre centomila copie vendute ogni mese indirizzate ai professionisti del settore.
La competizione si è svolta in un tour che ha toccato tre città: Napoli il 28 maggio, Verona il 25 giugno, e Rimini il 24 settembre, con gran finale il 25, con il tema “miscelazione dei Pionieri“.
Dopo aver passato le selezioni inviando la ricetta del suo “blackberry-cloud“, Lucio a Napoli è stato selezionato dal Team Campari per partecipare alla grande finale a Rimini. Qui il 30enne di Teggiano ha ripresentato il proprio drink davanti a una giuria composta da grandi ospiti di fama internazionale, come Márcio Silva, che con il suo Guilhotina Bar a San Paolo in Brasile dopo meno di un anno si è trovato al 73mo posto dei migliori locali del mondo (World’s 50 Best Bars), o Amber Bruce, bar manager del Keefer Bar, situato nella Chinatown di Vancouver e famoso per l’utilizzo di ingredienti medicinali tradizionali cinesi nei loro cocktail, e Lee Watson, per metà americano e per metà filippino, uomo di successo nel business del bar, consulente per oltre una dozzina di bar, ristoranti, hotel e resort nelle Filippine.
Lucio, dopo la presentazione in cui ha parlato della sua provenienza e del suo amato Vallo di Diano, durata circa 2 minuti, è riuscito a lasciare un segno positivo alla giuria con il suo drink aggiudicandosi il primo posto per il pioniere scelto per la presentazione a Napoli, ovvero Harry Craddock. Craddock è il bartender più celebre dell’era del proibizionismo: partendo dall’Inghilterra e passando per gli Stati Uniti ha fatto la storia con le sue 1000 ricette e con il suo libro “The Savoy cocktail book”, sfogliato anche oggi da tutti i barman del mondo.
Dopo la vittoria arrivata alla fine di questa lunga avventura, poche sono state le parole che Lucio è riuscito ad esprimere a caldo, ma non sono mancati i ringraziamenti alle persone che gli sono state vicino: “Dedico questo mio primo successo a tutte le persone che mi vogliono bene e che hanno creduto in me – ha commentato emozionato e felice – Non c’è successo senza passione e bisogna credere sempre in se stessi anche quando le cose sono lontane e sembrano irraggiungibili“.
– Paola Federico –