Parte in Campania la raccolta firme promossa da Coldiretti per evitare la diffusione del “cibo sintetico”. Con questa definizione si intende “il latte senza mucche e la carne prodotta senza animali”, sostengono dall’associazione agricoltori.
Secondo uno studio pubblicato su “Frontiers in Sustainable Food Systems” un’alternativa sostenibile all’allevamento tradizionale, altamente nutriente e riproducibile su larga scala, potrebbe essere la carne di insetto coltivata in laboratorio, in colture di sospensione a base di proteine animali e con tecniche di ingegneria genetica che permettano di ottenere una ancor più rapida crescita del prodotto di base, oltre che un sapore accettabile. Un gruppo di ricercatori della Tufts University (Massachusetts) ha ragionato su una tecnica che sia un punto di intersezione tra tutte le opzioni vagliate, e che ne risolva alcune criticitĆ .
“Ma la carne Frankensteinnon salva neppure lāambiente – sostiene Coldiretti ā nĆ© riduce gli impatti sui cambiamenti climatici. Secondo un recente studio condotto da un gruppo di scienziati della Oxford Martin School, gli impatti ambientali della bistecca sintetica, cui ĆØ associato un intenso consumo di energia, potrebbero provocare nel lungo termine un maggiore riscaldamento globale. Oltre a ciò il processo di produzione della carne sintetica richiede consumi di acqua che sono di gran lunga superiori a quelli di molti allevamenti, producendo peraltro enormi quantitĆ di molecole chimiche e organiche i cui residui sono altamente inquinanti per le risorse idriche, secondo lāInra French Institute for Agricultural Research”.
Coldiretti punta a tutelare l’allevamento e l’agricoltura svolta sul campo, con animali veri e terreni esistenti da cui ricavare cibo.
“Unāaltra menzogna ĆØ che la carne artificiale elimini le sofferenze degli animali. La realtĆ ĆØ ben diversa ā rivela Coldiretti ā poichĆ© per farla serve siero fetale bovino per la crescita alimentare in laboratorio, una coltura a base di cellule staminali di vitello. Dopo che una vacca madre ĆØ stata macellata e squartata, il suo utero, che contiene il feto, viene rimosso, scegliendo solo quelli di etĆ superiore a tre mesi, altrimenti il cuore ĆØ troppo piccolo per perforarsi, e in tutto questo processo non viene somministrata alcuna anestesia. Avremo in futuro solo allevamenti per utilizzare feti?”.Ā
“Un’ulteriore bugia ĆØ che la carne sintetica possa sfamare la popolazione mondiale ā aggiunge Coldiretti ā diventando una risorsa accessibile a tutti. Al contrario, ĆØ un affare per pochi. Dietro i ripetuti e infondati allarmismi sulla carne rossa cāĆØ una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualitĆ e la tradizioneā.
In occasione delle giornate di raccolta firme nei capoluoghi della Campania, il presidente Ettore PrandiniĀ ha affermato di essere pronto a fare battaglia.
“Quello della carne Frankenstein ĆØ un futuro da cui non ci faremo mangiare. Senza dimenticare che lāattivitĆ di allevamento non ha solo una funzione alimentare, ma ha pure una rilevanza sociale e ambientale perchĆ© quando una stalla chiude ā conclude Prandini ā si perde un intero sistema”.