La Campania con un’età media di 43,9 anni continua a essere la regione più giovane mentre la Liguria, con un’età media di 49,5 anni, si conferma quella più anziana.
Nonostante il contributo degli stranieri, pari all’8,7%, l’Italia perde popolazione, invecchia e per la prima volta scende sotto i 59 milioni di residenti. E’ la fotografia che restituisce l’Istat sulla base dei dati forniti dal censimento 2022 che vede l’età media degli italiani salire a 46,4 anni e segna un ulteriore record negativo per la natalità, con 393mila nati, 7000 in meno rispetto al 2021 (-1,7%) e ben 183mila in meno (-31,8%) rispetto al 2008.
Ma è soprattutto un’Italia che vede per ogni bambino con meno di sei anni la presenza di oltre 5 anziani (5,6), quando nel 1971 si contava un anziano per ogni bambino. In cinquant’anni, sottolinea l’Istat, è sempre più sbilanciato il rapporto tra anziani, bambini e giovani e fa l’esempio che se nel 1971 si contavano 46 over 65 ogni 100 giovani under 15, oggi se ne contano 193. Un Paese dove aumentano del 31% le unioni civili, crescono del 4,8% i matrimoni, con record del 22,7% per le seconde nozze e con un aumento del 21,3% dei matrimoni con uno sposo straniero.
Al 31 dicembre 2022 la popolazione in Italia è di 58.997.201 residenti con una flessione rispetto al 2021 pari a -32.932 individui che “si mantiene contenuta – dice l’Istat – grazie alla dinamica positiva della popolazione straniera. Gli stranieri censiti sono 5.141.341 (+2,2% rispetto al 2021), con un’incidenza sulla popolazione residente appunto dell’8,7%. Il decremento di popolazione interessa soprattutto i piccoli comuni fino a 5000 abitanti, che rappresentano ben il 70% dei comuni italiani, mentre tengono i grandi comuni. Le donne rappresentano il 51,2% della popolazione residente e il peso della componente femminile è progressivamente maggiore man mano che cresce l’età”.
La Campania, con un’età media di 43,9 anni, conta Orta di Atella, in provincia di Caserta, con l’età media più bassa pari a 36,9 anni, mentre Ribordone, in provincia di Torino, un comune con appena 50 abitanti, è quello con l’età media più alta, pari a 65,5 anni. Nel 2022 i decessi sono stati 715mila, mentre la speranza di vita è di 80,6 anni per gli uomini e di 84,8 anni per le donne. Rispetto al 2021 solo gli uomini presentano progressi, grazie a un incremento di circa 4 mesi di vita in più. Quanto alle nascite, i figli di genitori stranieri sono 53mila e costituiscono il 13,5% del totale.
L’incidenza è più elevata nelle regioni del Nord (19,3%) dove la presenza straniera è più radicata e, in misura minore, in quelle del Centro (15,1%). Nel 2022 il numero medio di figli per donna è pari a 1,24, valore in lieve calo rispetto all’anno precedente (1,25). L’età media al parto rimane stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni. Sul fronte dei matrimoni, l’Istat sottolinea un lieve aumento nel 2022 rispetto all’anno precedente: 189.140, il 4,8% in più.
Boom invece per le seconde (o successive) nozze che rappresentano quasi un matrimonio su 4, ovvero sono state 42.918, il valore più alto mai registrato, per una quota pari al 22,7% del totale. L’aumento delle seconde nozze è del 12,9% rispetto al 2021. Sono state celebrate 29.574 nozze con almeno uno sposo straniero (il 15,6% del totale dei matrimoni), in aumento del 21,3% rispetto all’anno precedente.
Nel 2022 il 56,4% dei matrimoni è stato celebrato con rito civile, che è più diffuso nelle seconde nozze (95,0%) e nei matrimoni con almeno uno sposo straniero (90,3% contro il 50,1% dei matrimoni di sposi entrambi italiani). Infine sono quasi 6 milioni i cittadini italiani residenti all’estero (5 milioni e 940mila), più della metà concentrata in Europa (54,7%) e un altro 40,1% in America.