โCโรจ di mezzo il mareโ, la campagna di Greenpeace partita il 30 maggio dallโArgentario, domani e domenica 11 giugno fa tappa a Salerno.
La spedizione di Greenpeace Italia ha lo scopo di documentare la biodiversitร e la fragilitร dei nostri mari e denunciare i crescenti impatti della crisi climatica e dellโinquinamento da plastica. Lโassociazione ambientalista chiede, con urgenza, lโistituzione di una rete efficace di aree marine protette pari al 30% dei nostri mari entro il 2030. Per aumentare lโimpatto mediatico dellโiniziativa, Greenpeace ha coinvolto diverse attrici e attori della famosa serie tv โMare Fuoriโ che si sono uniti allโappello per proteggere il Mediterraneo.
Assieme a Greenpeace entra in campo domani la Lega Navale Italiana che, presso il porto Masuccio salernitano, porterร avanti un progetto educativo con i giovani ragazzi della Casa di Reclusione Attenuata di Eboli per reinserirli nel mondo lavorativo.
โI nostri mari giocano un ruolo chiave nella mitigazione dei cambiamenti climatici, nella produzione di ossigeno e per il nostro sostentamento. Eppure cโรจ chi, senza scrupoli, li inquina e li sfrutta in modo insostenibile – dichiara Giuseppe Ungherese, di San Pietro al Tanagro e responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia -. Plastica e microplastiche, sostanze contaminanti, pesca distruttiva, cambiamenti climatici e attivitร estrattive mettono a rischio la biodiversitร unica e straordinaria che popola il Mediterraneo. Servono misure efficaci di tutela: un impegno formalmente giร preso dallโItalia che รจ necessario subito concretizzareโ.ย
Oltre alle attivitร in mare, Greenpeace ha organizzato una serie di eventi in alcune localitร e isole della costa Tirrenica interessate dalla spedizione, tra cui Salerno e Ischia.
Sempre in difesa del mare, a seguito dellโaccordo sul Trattato Globale sugli Oceani raggiunto nei mesi scorsi sotto lโegida delle Nazioni Unite, Greenpeace lancia un appello rivolto ai ministri dellโAmbiente e della Sicurezza Energetica e per la Protezione Civile e le Politiche del mare per chiedere di accelerareย lโistituzione di una rete efficace di aree protette che tuteli il 30% dei mari entro il 2030. Un impegno, questโultimo, giร preso dallโItalia e dallโUnione Europea e confermato dalla COP15 della Convenzione per la Biodiversitร lo scorso dicembre, che richiede ora di essere concretizzato.