Il Comitato nazionale Cancellieri Esperti 2024 si sta in questi giorni esponendo in merito a quella che è ritenuta una gravissima ingiustizia che il Ministero sta ponendo in essere nei confronti dei propri dipendenti. Oltre agli atavici problemi che affliggono tutto il comparto, tra cui le gravi vacanze in organico, il Comitato sottolinea quelli che stanno costringendo moltissimi a lasciare il lavoro di Cancelliere a causa delle azioni poste in essere contro la categoria. Anche i Cancellieri Esperti presso il Tribunale di Lagonegro aderiscono allo stato di agitazione proclamato dal Comitato Nazionale.
“Ci riferiamo all’ultimo CCNL le cui conseguenze non solo non sono sanate, bensì aggravate dal contratto integrativo attualmente in discussione tra Ministero della Giustizia e organizzazioni sindacali – spiegano -. Dalle bozze (prossime ad approvazione) emerge per la seconda area l’irragionevole ed immotivato appiattimento della figura del Cancelliere (oggi Cancelliere Esperto, che ne era figura apicale) su quelle che ne rappresentano da sempre la base (conducenti di automezzi, centralinisti e operatori) nonostante l’evidente disomogeneità di attribuzioni e responsabilità fra le stesse. Pur riconoscendosi pari dignità a tutte le figure, è impossibile non avvedersi del fatto che il Cancelliere, per la peculiarità delle competenze conferitegli dalla legge e per la rappresentatività dell’Amministrazione verso l’esterno, è erroneamente inserito nell’area 2 anziché nella 3, essendo investito di funzioni sovrapponibili a quelle del funzionario giudiziario e ben lontane da quelle delle altre figure poste in area seconda“.
La legge 161/2016, a seguito di rimodulazione dei profili professionali, ha destinato il Cancelliere Esperto ad un’attività di collaborazione qualificata al Magistrato nell’ambito dell’Ufficio per il Processo, anche con compiti di raccordo tra quest’ultimo e le Cancellerie. Con tale previsione si è voluto riconoscergli la peculiarità delle proprie competenze e favorire il potenziamento di questa importante articolazione in seno agli Uffici Giudiziari, intervenendo nei processi organizzativi volti a supportare in modo organico l’attività del Magistrato. Per tale figura si decise di affiancare un sostanzioso gruppo di ulteriori 2700 unità ai pochi rimasti in servizio che non erano passati ad area funzionari. In tale ottica, nel 2020/2021 si è indetto un concorso che aveva l’ambizione di arruolare personale altamente specializzato richiedendo titoli e competenze elevati e sottoponendo i candidati a severissime selezioni su un programma e prove estremamente impegnative su ben 8 materie.
“Ebbene oggi, dopo aver attratto con false promesse oltre 2700 nuovi cancellieri molto competenti, dopo che quelli provenienti dall’esterno hanno abbandonato le loro nobili professioni per convergere ad una figura apicale del MG e dopo che quelli interni hanno studiato per un concorso impegnativo per ottenere una progressione – spiegano dal Comitato – si ritiene ingiustamente di appiattire tutti i Cancellieri verso il basso, eliminando la crescita che gli interni avevano faticosamente raggiunto e riducendo ex avvocati in carriera ai nuovi ‘manovali’ della giustizia, facendo crescere tutti gli altri e appiattendo ogni ruolo. Tutto ciò addirittura privandoli di alcuna speranza di crescita, neppure in prospettiva. Appare evidente l’intenzione di destinare quegli spazi ai neoassunti che avrebbero dovuto essere ‘a termine’ stabilizzando gli AUPP, inserendoli in area terza (a seguito di un test a risposta multipla vertente su programmi ridotti di materie non di indirizzo), mentre i Cancellieri Esperti investiti di funzioni di raccordo tra il Magistrato e la Cancelleria vengono assimilati alle figure disomogenee di seconda area“.
Per i Cancellieri Esperti si tratta di una palese violazione dei valori costituzionali fondanti la normativa di settore, che potrà essere superata solo con l’immediato posizionamento di tutti i cancellieri in area 3 con conservazione della qualifica di Cancellieri Esperti.