
Spagna, parte del Portogallo e sud della Francia al buio. E’ il risultato del maxi blackout che dalle 12.30 di ieri mattina ha interessato la penisola iberica lasciando intere città e milioni di persone senza energia elettrica. In tilt treni, aeroporti, metropolitane e i semafori che si sono spenti. Difficoltà anche nelle comunicazioni per l’assenza di internet in ampie aree.
Nel corso della lunga giornata al buio l’Agenzia Cyber Ue ieri sera ha parlato di un guasto, anche se da più parti si è temuto un attacco hacker. Mentre il gestore elettrico portoghese ha ipotizzato una “vibrazione atmosferica indotta” come causa principale: si tratta di un fenomeno che provoca guasti di sincronizzazione tra sistemi elettrici causando successive perturbazioni lungo la rete europea interconnessa e che potrebbe essere legato a variazioni estreme delle temperature in Spagna.
Dalla tarda serata la riattivazione dell’energia ha iniziato ad interessare diverse porzioni dei Paesi interessati, ma si è comunque trattato di uno dei blackout maggiori registrati in Europa negli ultimi anni.
E proprio in Spagna in queste ore si trovano alcuni studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina, di cui 21 a Valencia e 17 a Malaga, impegnati nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento all’estero. Anche i giovanissimi valdianesi hanno vissuto l’anomala esperienza del blackout iberico, supportati da tutor e docenti e con la massima attenzione da parte della Dirigenza dell’Istituto scolastico che è rimasta in contatto in ogni modo nel corso delle ore di turbolenza dovute alla mancanza di elettricità. Alcuni dei ragazzi ieri mattina, durante il blackout, si trovavano proprio a lavoro nell’ambito del PCTO.
“Io e Jennifer stavamo lavorando nel negozio quando ci siamo accorti che la corrente mancava – ci racconta Sabino – e il nostro capo ci ha poi informato che l’elettricità era venuta a mancare in tutta la nazione e anche in Portogallo. Non abbiamo avuto grandi problemi, tranne che per la mancanza di Internet e di Google Maps attivo per sapere come spostarci. Siamo comunque riusciti a rientrare in albergo dove, grazie ad un generatore, abbiamo trovato la luce“.
“Ero insieme alle mie compagne Lucia, Alessandra e Nancy e stavamo facendo un giro in centro – è il racconto della studentessa Mariarosaria -. Mentre ci trovavamo in un centro commerciale improvvisamente è andata via la luce e uscendo in strada abbiamo notato i semafori spenti. Per rientrare avevamo bisogno di Google Maps, ma Internet non funzionava. Ci siamo avviate a piedi e siamo arrivate in collegio, dove in serata la corrente è andata via di nuovo e non abbiamo potuto ricaricare i telefonini e i computer che ci servono per lavorare. Ci siamo trovati in forte disagio perchè sprovvisti di qualsiasi fonte di elettricità. In sostanza i problemi più grandi sono dovuti all’assenza di segnale internet per poter conoscere le varie fermate dei mezzi pubblici per andare a lavoro e poi rientrare in collegio. Qui in serata non è stato possibile servire la classica cena, ma soltanto qualcosa di freddo dato che non hanno potuto cucinare a causa del buio“.
Altri compagni di questa esperienza formativa spagnola riferiscono invece di non aver vissuto grossi disagi nella giornata di ieri, se non quelli legati all’assenza di Internet per qualche ora e al pericolo in strada dovuto allo spegnimento dei semafori. Chiaro segnale di una società contemporanea che ormai comunica, lavora e gestisce la quotidianità in larga parte utilizzando il Web e i dispositivi elettronici senza i quali un intero Paese è costretto a fermarsi. Nonostante la disavventura, i giovani del “Cicerone” non si sono però persi d’animo e, dimenticando per un giorno l’ausilio di smartphone carichi e navigatori, sono riusciti comunque a cavarsela in una Spagna che ieri ha senza dubbio vissuto una delle giornate più “buie” degli ultimi anni.