Dai 13mila euro di bolletta del gas del 2021 a quella da 78mila euro dello stesso periodo di quest’anno, oltre a una serie di rincari per l’energia elettrica e altre spese. Ma nonostante tutto, c’è tutta la forza di andare avanti, di non licenziare e di utilizzare gli utili societari frutto di anni di sacrifici e garantire alle decine di dipendenti il posto di lavoro e lo stipendio. È l’iniziativa e la storia di un’azienda di Potenza che possiede alcuni stabilimenti di lavanderie industriali anche nel capoluogo lucano.
L’azienda in questi mesi sta registrando un aumento impressionante delle spese di energia, di gestione e per le materie prime. Nonostante gli aumenti per i clienti per ovviare alle spese, “non conviene produrre” ha svelato Michele Martoccia, amministratore dell’azienda che dà lavoro a una cinquantina di persone.
Nei giorni scorsi l’imprenditore potentino ha ricevuto una bolletta del gas di circa 78mila euro, da saldare entro le prossime settimane. E’ esattamente sei volte superiore all’importo pagato lo scorso anno nello stesso periodo.
“Produrre oggi – ha dichiarato Martoccia a Ondanews – comporta una perdita. La scelta migliore sarebbe stata quella di non lavorare, per non perdere. Ma sarebbe stata, a ogni modo, una sofferenza per i dipendenti e anche per noi. Per questo la nostra è una scelta societaria, una scelta umana: continuare a lavorare, c’è tanto lavoro. Anche se, purtroppo, nessuna soglia di prezzo o aumento per i clienti copre queste spese”.
Oggi l’azienda ha deciso di lavorare in perdita per salvaguardare i dipendenti e assicurare loro una retribuzione. Molti si chiederanno, perché produrre perdendo? “La nostra è un’azienda nata sessant’anni fa, è un’azienda solida, può perdere partendo da questo concetto, utilizziamo gli utili di decenni di lavoro per la ‘sopravvivenza’ e per far fronte a questi impressionanti aumenti”, ha sottolineato l’amministratore.
La storia dell’azienda potentina è stata raccontata anche in prima serata su Rete 4, durante il programma Controcorrente. L’azienda, che lavora anche con una sede a Lecce, ha deciso di non ricorrere alla cassa integrazione o ad altre forme di ammortizzatori sociali pur di lavorare e garantire il lavoro ai dipendenti. Ma è chiaro che sia Martoccia che tutti gli imprenditori chiedono alla politica, al Governo e alle istituzioni di “intervenire in modo deciso e risolvere questa problematica. Prima che i licenziamenti e la chiusura delle aziende diventino strade facilmente percorribili”.