I casi di cancro tra i giovani sono purtroppo in aumento da decenni e al momento gruppi di ricerca ed esperti di oncologia non riescono a spiegarne il motivo.
Negli ultimi giorni un articolo del Wall Street Journal ha fatto il punto sulla situazione integrando i dati raccolti nello studio pubblicato l’anno scorso con altre informazioni raccolte da medici e pazienti negli Stati Uniti.
Le diagnosi di nuovi tumori tra chi ha meno di 50 anni di età sono passate da 95,6 casi su 100mila persone nel 2000 a 107,8 casi sempre su 100mila persone nel 2019, un aumento di quasi il 13%.
In merito è intervenuto anche il dottore Tommaso Pellegrino, consigliere regionale della Campania e chirurgo oncologo presso l’Azienda Universitaria “Federico II” di Napoli: “Questo dato purtroppo lo riscontro anche nella mia attività clinica rispetto a vent’anni fa – afferma – oggi sono tante le diagnosi di tumore alla mammella al di sotto dei 50 anni”.
Pellegrino annuncia anche il suo impegno in Regione: “Chiederò nei prossimi giorni al Consiglio regionale di abbassare l’età dello screening perché bisogna abituare i nostri giovani alla prevenzione. Iniziare magari con una ecografia tra i 20 e i 25 anni, una volta all’anno. Può essere utile abituarsi perché fare diagnosi precoce significa arrivare più velocemente alla diagnosi e guarire”.