Lettera aperta del portavoce di Fratelli d’Italia di Teggiano Paolo CarranoĀ
Il Vallo Di Diano mostra, oggi più che mai, la sua sofferenza e noi cittadini non possiamo rimanere insensibili.
Un territorio conservato nei tempi, patrimonio a prevalenza agricolo, non può sopravvivere senza lāintervento di chi ĆØ stato premiato dalle urne ed ha lāonore di rappresentare la nostra amata terra natia. Occorre, dunque, un grande sforzo corale di tutte le istituzioni affinchĆ© con unāazione tempestiva tutelino non solo lāintegritĆ del territorio, ma anche il tessuto urbano e la vocazione agricola del Vallo di Diano.
Le immagini e le notizie che ci sono giunte sin dagli inizi di dicembre dello scorso anno e quelle di stretta attualità , riguardanti il Vallo di Diano, ci riportano alla mente le tante (troppe!) alluvioni disastrose subite in Italia negli ultimi anni ed in particolare quella del 2017 che ci vide tristemente protagonisti con la frana che colpì il comune di San Rufo.
Gli sciagurati accadimenti palesano quanto il territorio sia fragile e purtroppo privo di qualsivoglia prospettiva di salvaguardia e di possibile crescita stupendoci, falsamente, del calo demografico che colpisce il nostro Vallo.
Eā con poco che le nostre aree vanno in affanno e questo accade da sempre! Stavolta, come altre, ci ha colpito lāinondazione e il nostro territorio ĆØ divenuto una grande distesa di acqua con grave danno alle attivitĆ , alle colture e una grossa limitazione di movimento dei cittadini. Possono cambiare i luoghi, possono mutare i nomi dei cicloni ma accade sempre la stessa cosa: case, aziende, attivitĆ commerciali distrutte dal fango, vite messe in pericolo e le solite quanto inutili promesse fatte dai politici di turno āvi siamo viciniā, “non vi abbandoneremo”, parole vuote e senza senso dopo lāennesima tragedia che poteva essere evitata.
Certo, non può disconoscersi che lāalluvione che in questi giorni ha colpito il Vallo di Diano ĆØ conseguenza di un evento di natura idrometeorologica di forte intensitĆ ma la gravitĆ dellāevento ĆØ stata aumentata dalla particolare situazione di abbandono e di incuria in cui versa il nostro territorio.
FinchĆ© ci sarĆ lāassenza di attivitĆ di prevenzione e di messa in sicurezza delle nostre aree saremo costretti, nostro malgrado, a vivere ed a subire eventi di questa portata che fiaccheranno sempre di più il nostro territorio.
Non ĆØ da poco che si parla di cambiamenti climatici e della possibilitĆ che la nostra bella Italia sia colpita da eventi meteorologici non tipicamente mediterranei ma parrebbe che chi ha lāonere e lāonore di salvaguardare il nostro territorio perchĆ© ricopre cariche istituzionali, poco attento allo stato di pericolo in cui verte il Vallo, dimentichi facilmente anche gli impegni elettorali!
La storia purtroppo si ripete ogni volta che il nostro territorio viene colpito da nuova calamità : siamo sotto elezioni e ci auguriamo che i cittadini del Vallo non si facciano incantare dalle promesse che i vari politici non potranno mantenere, ma così non è. Poi le elezioni passano, le promesse volano, gli eventi avversi accadono ma le responsabilità sono da definire: di certo si registrano solo i danni ed i disagi che restano a carico dei cittadini.
La gestione della sicurezza idrogeologica va ribaltata completamente: nessuna prevenzione, troppi Enti inutili, troppa burocrazia, troppi ritardi che costano ogni anno tanto alle tasche dell’erario per ricostruzioni e risarcimenti che arrivano sempre in ritardo.
Non servono molte parole per commentare le attivitĆ dei nostri vari Enti locali che pubblicizzano progetti, a tutela del territorio, definendoli sempre con nomi altisonanti per proteggere il nostro bel Vallo di Diano, la nostra agricoltura, i nostri prodotti, la nostra economia ma nei fatti nulla si registra di concreto per la tutela e lo sviluppo!
Di concreto ci resta solo il ādilemma”: le alluvioni quali territori colpiranno la prossima volta? Si chiede dunque che queste emergenze, sin da troppo tempo emerse allāevidenza dei fatti, trovino soluzione in un tempestivo intervento di salvaguardia del territorio. Viene rivolto, dunque, un appello corale alle istituzioni tutte di agire con la massima urgenza per la salvaguardia e la valorizzazione del nostro Vallo, altrimenti destinato allāincuria ed allāabbandono.
In sostanza si chiede anche di più: che venga pensato e realizzato un progetto globale di futuro del Vallo di Diano che passi per la messa in sicurezza del luogo, al rilancio delle attività economiche, che miri alla ripopolazione del territorio con iniziative di attrattiva, maggiore organizzazione locale per la miglior fruizione dei nostri beni ambientali e culturali con iniziative non limitate al periodo estivo, attività esplicative ma non esaustive che mirerebbero allo sviluppo del territorio ed a migliorare, qualitativamente, anche la vita dei cittadini.
Tutto ciò sarĆ possibile solo se chi ci rappresenta mostri la giusta sensibilitĆ verso il territorio di cui ĆØ la massima espressione e sia capace di lavorare, in sinergia con tutti gli esponenti degli altri enti presenti nel Vallo. Sicuramente questa sinergia tra istituzioni comporterĆ la diminuzione del protagonismo di taluni esponenti locali ma solo cosƬ il protagonista dellāazione politica sarĆ il nostro Vallo di Diano a cui ĆØ doveroso dare un segno di speranza!
In ogni caso, vista la contingenza dei tempi, alle istituzioni tutte si chiede di agire con la massima urgenza.