E’ stata redatta la relazione conclusiva sul Dibattito Pubblico relativo alla linea dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria Lotto 1b Romagnano-Buonabitacolo e Lotto 1c Buonabitacolo-Praia. Ad occuparsene è stato il coordinatore del Dibattito Pubblico, Roberto Zucchetti. L’intervento oggetto del Dibattito si sviluppa con un’estensione di circa 48 km per il sub Lotto 1b (Romagnano – Buonabitacolo), di cui circa 30 all’aperto (viadotti o manufatti scatolari ad archi e rilevati o trincee) e 18 in sotterraneo (gallerie naturali); 46 km per il sub Lotto 1c (Buonabitacolo – Praia a Mare), di cui circa 37 in sotterraneo (gallerie naturali o artificiali) e i restanti 9 con tratte all’aperto (4,5 km di viadotti o manufatti scatolari ad archi e altrettanti km in rilevati o trincee).
Ricordiamo che lo scorso 12 dicembre il Dibattito Pubblico ha fatto tappa nel Vallo di Diano, presso la Banca Monte Pruno a Sant’Arsenio e nella Certosa di Padula, alla presenza di amministratori, imprenditori e residenti del comprensorio che hanno potuto porre le loro domande ad RFI.
Riguardo alla scelta dell’itinerario attraverso il Vallo di Diano RFI fa sapere che i progettisti hanno esaminato i diversi itinerari alternativi proposti dalle popolazioni locali, mostrandone i tracciati, le pendenze,
che hanno un ruolo determinante nella scelta, e le interferenze che questi produrrebbero una volta arrivati sulla costa. L’analisi multicriteria utilizzata per la decisione è stata ampiamente descritta e discussa.
Rilevante è stata poi l’illustrazione del nuovo assetto che assumerà la linea storica grazie agli investimenti previsti sia sul tracciato sia sul segnalamento, interventi che permetteranno ai treni AV di percorrere la linea storica, dando così la possibilità alle imprese ferroviarie di “combinare” tracciati in parte su linea AV in parte su storica.
In merito invece alla vecchia ferrovia Sicignano-Lagonegro il Dibattito ha permesso di chiarire innanzitutto che la costruzione della nuova linea non interferisce con il tracciato storico e quindi non impedisce la sua eventuale riattivazione. Ha permesso anche di chiarire che nei documenti programmatori nazionali e nel contratto di programma questa azione non è prevista. I tecnici di RFI hanno poi dato alcune informazioni su valutazioni preliminari relative alla fattibilità e ai costi di costruzione, spiegando che il tracciato storico ha caratteristiche che non sono più in linea con le normative di sicurezza e che, in caso di riattivazione, dovrebbe essere ampiamente modificato con rilevanti impatti sul territorio. I costi sarebbero poi molto rilevanti, sia per l’investimento sia per la gestione.
Per quanto concerne il nome da dare alla Stazione che sorgerà nel Vallo di Diano i tecnici hanno parlato di una convergenza abbastanza naturale sul termine “Vallo di Diano” e sull’affiancamento della “Certosa di San Lorenzo” come edificio monumentale di massima importanza della zona.
La scelta di percorrere il Vallo di Diano è stata contestata, con toni a volte accesi, nell’incontro pubblico tenutosi a Sapri, dove il Dibattito è stato portato proprio per rendere ragione delle scelte fatte ad una città che si era particolarmente coinvolta fin dalla prima fase sul sub lotto 1A, ma in questo caso RFI ha chiarito che la nuova linea ferroviaria AV Battipaglia – Vallo di Diano – Praia a Mare non è sostitutiva, ma in una ottica di infrastruttura a rete, si aggiunge alla linea costiera Battipaglia – Sapri – Praia a Mare, che resterà sempre attiva negli orizzonti temporali futuri a servizio dei territori attraversati. E sulla richiesta di rifare la valutazione sismogenetica del Vallo di Diano la risposta dei tecnici informa che l’analisi della pericolosità sismica è sviluppata nell’ambito delle relazioni geologiche relative a ciascun lotto con riferimento all’intero tracciato comprensivo dei lotti 1b (Romagnano-Buonabitacolo) e 1c (Buonabitacolo-Praia a Mare). In entrambe, pertanto, è trattato il tema della pericolosità sismica sia nell’area del Vallo di Diano, sia nelle restanti aree attraversate dalle opere.
Nel corso del dibattito il sindaco di Polla Massimo Loviso aveva chiesto se fosse possibile prolungare la galleria come richiesto dal Comune e se fosse possibile limitare l’interferenza con l’area di espansione della zona industriale pollese. “Tra le alternative che sono state esplorate, analizzate e confrontate mediante Analisi Multicriteria, rientra l’alternativa C che si sviluppa nel corridoio a nord dell’autostrada A2, la quale va di fatto a prolungare la galleria Auletta sotto-attraversando interamente il territorio comunale di Polla per poi uscire allo scoperto in corrispondenza del territorio comunale di Atena Lucana. La nuova linea ferroviaria Alta Velocità genera una interferenza limitata con l’area di espansione della zona industriale di Polla” rispondono i tecnici nella relazione finale.