Ha preso il via la campagna di prevenzione della dislipidemia presso il Centro Analisi Chimico Cliniche Biochimica nelle sedi di Padula, Atena, Piaggine e Olevano sul Tusciano.
“La dislipidemia è un’alterazione dei livelli ematici dei lipidi – afferma il dott. Marco Cerone del Centro Analisi Biochimica – i grassi ematici di comune interesse clinico sono il colesterolo ed i trigliceridi. Esiste una correlazione tra dislipidemia e aterosclerosi, fenomeno patologico che consiste nella formazione di placche che occludono le arterie. Tali ostruzioni hanno un carattere instabile e possono liberare frammenti che, circolando lungo le arterie, possono occludere vasi di calibro inferiore causando problematiche ischemiche come ictus ed infarto in dipendenza della sede nella quale tale occlusione occorre”.
“In particolare – continua il dott. Cerone – il colesterolo sembra essere il principale responsabile dell’insorgenza dell’aterosclerosi. Va precisato che la frazione HDL, risulta possedere in tale ambito patologico, un ruolo protettivo; infatti è ampiamente riconosciuta la sua capacità di ‘pulizia’ delle arterie attuata nel trasporto di colesterolo dalla periferia al fegato. I trigliceridi, invece, sembrano avere un ruolo di tipo indiretto nella patologia aterosclerotica; in particolare ad un’ipertrigliceridemia spesso si associa una diminuzione dei livelli della frazione HDL del colesterolo con conseguente riduzione dell’apporto protettivo che tale frazione opera”.
“Le cause della dislipidemia – ha concluso – possono essere suddivise tra la componente di tipo genetica, costituzionale, e quella di carattere ambientale, alimentare. Va precisato, e soprattutto per l’ipercolesterolemia, che quanto più importante è la dislipidemia tanto maggiore è il peso del contributo genetico, e tanto più relativo, se non addirittura irrilevante, risulta essere quello del fattore alimentare”.
– Paola Federico –