Serata di solidarietà al Monna Lisa Bistrot di Montesano Scalo a favore della Fondazione Santobono- Pausilipon.
Nel corso dell’evento, che ha dato il via al format “Monna Lisa and Friends”, si è svolta una cena solidale per una raccolta fondi per il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Santobono di Napoli.
Un momento di convivialità che ha contributo a riflettere su come è possibile dare vita e voce ad iniziative benefiche che permettono di contribuire all’avanzamento dell’assistenza nei servizi sanitari ma anche una risposta concreta ai bisogni e ai problemi dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.
Un’iniziativa sposata dai coniugi Antonio Detta e Rosalba De Martino, titolari del Monna Lisa, che si sono fatti promotori di una raccolta fondi per l’ospedale partenopeo. Una scelta non casuale e che vede la comunità di Montesano particolarmente legata alla struttura ospedaliera del Santobono dove la sua giovane concittadina Rosemary Manilia ha combattuto la sua battaglia più grande prima di volare prematuramente via. Un inno alla bellezza della vita che viene portato avanti dai genitori, mamma Rosita Costa e papà Giuseppe Manilia, attraverso azioni solidali che hanno permesso di dare vita a tanti progetti. La raccolta fondi nella comunità ha permesso di acquistare una cucina per il reparto di Neurochirurgia del Santobono. La raccolta della prima serata del “Monna Lisa e Friends” servirà per sostenere ancora il progetto di pet therapy attivo nel reparto.
Presenti alla serata i padroni di casa, i coniugi Detta, la presidente della Fondazione Sostenitori Ospedale Santobono, Emanuela Capuano, il sindaco di Montesano, Giuseppe Rinaldi, la famiglia Manilia, il parroco di Montesano Scalo, don Donato Ciro Varuzza, una rappresentanza dei Carabinieri della Stazione di Buonabitacolo.
La charity dinner ha permesso agli ospiti la degustazione di pietanze culinarie eccellenti a cura dello chef Pietro Annunziata e del Maestro Pasticcere Giuseppe Manilia, ospite della serata. Il tutto allietato dalla musica di Almanera e Giulio Dammiano.
“E’ stata una serata speciale – le parole di Rosalba De Martino – ringraziamo la famiglia Manilia. Siamo contenti di aver abbracciato questo progetto che Giuseppe e Rosita portano avanti da anni. Il format ‘Monna Lisa and Friends’ è volto alla condivisione non solo del buon cibo ma anche delle idee che permettono lo sviluppo ed il miglioramento di un territorio”.
“Questo progetto è partito grazie a Rosemary – ha affermato la dottoressa Capuano – abbiamo iniziato con la raccolta fondi per una cucina. Per molti può sembrare un elemento secondario ma durante le cure non lo è. Quel luogo è diventato punto focale del reparto, una casa dove la mamma può preparare una pietanza che piace al figlio. Sempre grazie a Montesano abbiamo realizzato l’umanizzazione pittorica del reparto con un’ambientazione fatata, a misura di bimbo, e una sala d’aspetto. Questa volta stiamo portando avanti la pet therapy che ha avuto successo per tutto il 2022. Questo progetto ha avuto un riscontro notevole, basti pensare che il Santobono è l’unico ospedale del Sud Italia a svilupparlo, dopo un’attesa di oltre tre anni. E’ sostenuto dall’Ordine degli Psicologi della Campania e dall’Ordine dei Veterinari di Napoli e Salerno. I bambini attendono con ansia questi momenti che avvengono due volte a settimana. Contestualmente stiamo studiando anche gli effetti di questo servizio”.
Parole di apprezzamento anche dal Sindaco Rinaldi che si è congratulato dapprima con lo chef Annunziata ed il Maestro Manilia per la degustazione offerta per poi aggiungere che “la comunità di Montesano è stata fortunata a vivere Rosemary. Penso al termine ‘delicatezza’, dal latino ‘ciò che attrae’, e lei lo fa nei momenti più significativi. Se diamo valore a queste iniziative solidali, a queste storie, anche la nostra comunità crescerà”.
“L’eleganza non è solo forma, raffinatezza, ma contenuto – ha riferito invece don Donato – quindi ci sono l’amicizia, la speranza, la generosità, la condivisione, l’arte. Noi ci auguriamo che la nostra generosità aiuti tutte le famiglie a vivere con eleganza il dolore. Il dolore non è semplicemente una croce da portare ma è una porta aperta, uno spiraglio di luce e se il nostro piccolo seme può portare luce, ci auguriamo di continuare a poter fare qualcosa perchè il dolore non schiacci ma sia vissuto in maniera elegante. Perchè la certezza è una: quello non è il momento della fine ma è solo un trampolino di lancio per l’eternità. Tra il cielo e la terra non c’è distanza e per questo noi diciamo ‘Rosemary sogna ancora’”.