“Accogliamo con viva soddisfazione e sana speranza l’esito dei lavori dello scorso Consiglio regionale della Campania che all’unanimità ha votato la Mozione Salva Circoli”. Con queste parole la Presidenza provinciale delle Acli ha accolto gli esiti dell’impegno ed interesse della politica regionale, che lo scorso 5 febbraio era stata sollecitata a sostenere l’appello dal valore nazionale promosso da ACLI ed ARCI al fine di scongiurare l’estinzione dei tanti presidi di socialità sparsi sul territorio, costretti a tutt’oggi ad una prolungata serrata.
L’appello, nel quale si sottolineava come il perdurante periodo di emergenza ed incertezza esponesse le nostre comunità a nuovi rischi di crescita delle disuguaglianze, fragilità e disagio, venne sin da subito accolto dai consiglieri regionali Pellegrino, Picarone, Volpe, Carpentieri e Pierro che a seguito di un costruttivo incontro con i dirigenti salernitani delle Acli espressero unanime e trasversale intesa nel condividere il rischio che ulteriori limitazioni nei confronti di tali strutture ed attività di prossimità indebolissero intere comunità che quotidianamente beneficiano, soprattutto nelle aree territoriali periferiche, dell’impegno sociale, civile e solidale di cui sono capaci, configurandosi sovente in sentinelle dei bisogni della popolazione.
“Siamo confortati – dichiara il Presidente provinciale Manzolillo – di poter far affidamento alla buona politica, a volti delle istituzioni capaci di mettersi in ascolto e rendersi corresponsabili nell’individuare soluzioni praticabili. Quanto sperimentato nella nostra lunga storia associativa, attraversata da rapporti e sollecitazioni costruttive verso le Istituzioni, riafferma il primato della politica nella mediazione dei bisogni reali e ci auguriamo superi i luoghi comuni che ne attraversano la sua azione. Già all’indomani del primo lockdown abbiamo avuto conferma dell’attenzione che le istituzioni, attraverso l’interessamento dell’on. Franco Picarone, hanno voluto riservarci, in ragione di una riconosciuta azione pedagogica e sociale sul territorio tesa alla promozione dei beni comuni”.
La recrudescenza della pandemia e le immotivate ragioni che hanno prodotto discriminazioni normative che ancora oggi impediscono l’esercizio delle attività complementari di natura educativa, sociale e di somministrazione riservate ai soci, non contemplando ristori, limiti, condizioni e modalità previste per le analoghe attività commerciali hanno sollecitato le Acli a tradurre in azione politica il grido dei tanti soci, oltre 2000 delle 35 strutture territoriali, per evitare di compromettere definitivamente la loro esistenza. Azione politica che si è tradotta in una articolata e motivata mozione che ha impegnato sin da subito, all’indomani della call conference, il consigliere regionale Tommaso Pellegrino, primo firmatario ed estensore del documento in seno al Consiglio regionale di ieri. Al termine dell’articolata esposizione, l’assise regionale ha espresso unanime consenso nell’approvare i contenuti del documento che richiede di fatto la riapertura dei circoli di promozione sociale.
“Con il provvedimento così approvato – ha spiegato Pellegrino, capogruppo di Italia Viva – si impegna la Giunta regionale ad attivarsi per sollecitare un intervento del Governo, affinché i circoli possano riaprire in costanza di zona gialla. Si tratta di attività che svolgono un ruolo importante, soprattutto nelle aree interne, per le quali si chiede anche un sostegno economico a fronte delle sofferenze patite per la serrata ed uno stop al pagamento dei canoni dovuti all’ente regionale”.
“In attesa di conoscere fiduciosi le iniziative legislative e di impulso della Giunta – si legge nella nota della Presidenza provinciale – ringraziamo i consiglieri regionali che hanno accolto per primi il nostro appello e l’intera assise che, con unanime consenso, ha scelto di sortire con noi la sfida alla socialità perduta!”.
– Chiara Di Miele –