Il 3 maggio dello scorso anno, in occasione della Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi dalla criminalità mafiosa e dal terrorismo, a Salerno è stato inaugurato il murale dedicato a Giancarlo Siani, il giornalista napoletano assassinato dalla camorra nel 1985. A distanza di un anno l’opera realizzata dal writer Mc-Nenya (Stefano Santoro) insieme ad Amed (Giuseppe De Martino) è stata vandalizzata.
A renderlo noto è la cooperativa “Il Villaggio di Esteban” che aveva voluto la realizzazione del murale e che cura il progetto giornalistico-sociale “Paperboy” con la collaborazione di Retake Salerno.
“Ringraziamo gli autori di questo regalo – scrivono -. Fortunatamente un po’ di gesso va via, la vostra ignoranza (che non è mai la causa, bensì una conseguenza) vorremmo colmarla invece in un solo modo. Invitandovi a venirci a trovare in redazione, saremo ben felici di spiegarvi chi era Giancarlo Siani“.
“Se dovessero venire veniamo volentieri anche noi per raccontare la storia di Giancarlo” fa eco Gianmario Siani, nipote del giornalista assassinato e presidente della Fondazione a lui dedicata.
Sul murale sono state lasciate delle scritte offensive che offendono la memoria di Siani ma anche l’impegno sociale che la cooperativa mette a disposizione della città.
Non è la prima volta che a Salerno un’opera di street art viene squarciata dalla mano dei vandali, così come spesso è accaduto ai danni dei murales dedicati ad Alfonso Gatto.