Durante l’emergenza Covid-19 le vaccinazioni pediatriche hanno purtroppo subìto un rallentamento a causa delle norme per evitare il contagio.
La ripresa dopo il lockdown ha permesso una calendarizzazione durante l’estate dei vaccini obbligatori. Questo per permettere un ritorno a scuola e negli asili in totale sicurezza. Tuttavia diverse sono le perplessità poste ai pediatri riguardo la somministrazione del vaccino durante l’estate e la conseguente possibilità che con il caldo si verifichino complicazioni.
Ne abbiamo parlato con il dottore Salvatore Guercio Nuzio, pediatra dell’ospedale “Curto” di Polla e dell’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia.
- Dottore è davvero pericoloso vaccinare un bimbo durante i mesi estivi?
Non ha fondamento dire che è pericoloso. Possiamo dire che si tratta di una cosa sui generis, non frequente, ma necessaria per permettere il recupero vaccinale dei mesi scorsi. Da parte mia si tratta di un atto di responsabilità.
- Un sondaggio della Società Italiana di Pediatria ha evidenziato che 1 genitore su 3 ha rinviato le vaccinazioni dei propri figli durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. Cosa ne pensa?
Purtroppo la pandemia ha causato un ritardo cospicuo soprattutto nei vaccini obbligatori: in alcune regioni l’attività si è proprio ridotta. Un conto sono i vaccini facoltativi (caldamente consigliati) un altro gli obbligatori che tutelano i bambini. Noi pediatri abbiamo cercato di stimolare i genitori a continuare a vaccinare. Ora, a livello ministeriale si cercherà di recuperare per permettere l’inserimento a scuola in sicurezza. E’ essenziale vaccinare perché non sappiamo quale evoluzione avrà il virus in autunno. Avere un bimbo coperto deve essere obbligo e dovere di ogni genitore.
- Cosa si rischia?
Se si saltano i richiami periodici si rischia di annullare i vaccini precedenti. I richiami, infatti, servono a potenziare. Per non parlare delle possibili pandemie che si potrebbero sviluppare al di là del Coronavirus.
- Cosa pensa del vaccino antinfluenzale?
È obbligatorio per i bambini con patologie croniche ma allargherei il raggio di azione anche per quelli che soffrono di asma, allergie, problemi respiratori. I bimbi sani, in linea teorica, andrebbero vaccinati. Deve servire come strumento in più per stimolare le difese immunitarie. Rarissimamente ha dato effetti collaterali. Reputo che il vaccino antinfluenzale sia un’opportunità ed è giusto che i genitori ne parlino con il pediatra di fiducia perché quest’anno potrebbe diventare essenziale in vista di una seconda ondata di Covid-19.
- Vuole rivolgere un appello alle mamme e ai papà?
Controllate il libretto vaccinale e rispettate gli obblighi. Confrontatevi sempre con il pediatra per qualsiasi dubbio e attendete vigili la comunicazione dell’Asl. Fate i richiami periodici, non succede nulla!
– Claudia Monaco –