Due condanne per il reato di circonvenzione d’incapace. Si chiude così a Potenza il processo di primo grado, con rito immediato, nei confronti di due coniugi di Avigliano, arrestati lo scorso anno perché accusati di aver rinchiuso in uno scantinato un uomo e di aver approfittato del suo stato di difficoltà.
L’uomo è stato condannato a 22 mesi, la donna a 14 mesi (per entrambi pena sospesa). I due coniugi, 48 anni lui e 42 anni lei, entrambi di Avigliano, sono stati arrestati a inizio dicembre dello scorso anno dai Carabinieri della Stazione di Lagopesole in flagranza di reato. L’accusa mossa dalla Procura di Potenza è stata quella di sequestro di persona a scopo di estorsione, circonvenzione di persone incapaci e lesioni personali, rispetto a un episodio verificatosi lo scorso 26 novembre ai danni di un 59enne, anch’egli residente in una frazione di Avigliano, a Lagopesole.
I Carabinieri sono riusciti a rintracciare l’uomo dopo che un familiare, chiamando al 112, aveva segnalato la mancanza di notizie del 59enne da diverse ore. Immediatamente dopo la chiamata di emergenza, le indagini dei Carabinieri hanno portato all’abitazione dei coniugi, tanto che il 59enne è stato ritrovato in uno scantinato della casa. Insieme all’uomo, sono stati ritrovati anche libretti e documenti relativi al conto corrente postale. I Carabinieri, già il giorno dell’arresto, sono riusciti a ricostruire che nelle ore antecedenti al ritrovamento dell’uomo erano stati ritirati dal suo libretto postale circa 1.200 euro.
Non hanno retto del tutto durante il giudizio le accuse mosse dalla Procura di Potenza con il Pubblico Ministero Sarah Masecchia che durante la sua requisitoria aveva chiesto una pena più alta, 4 anni e due mesi per la donna e 3 anni per il marito. La Corte d’Assise di Potenza ha ritenuto i coniugi responsabili solo del reato di circonvenzione d’incapace, mentre non avrebbero rinchiuso nello scantinato e trattenuto l’uomo contro la sua volontà, come accusato dalla Procura. I coniugi sono stati condannati anche a risarcire le spese legali. Parti civili nel procedimento anche i familiari della vittima.
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