Con un semplice, veloce esame del sangue potrebbe essere possibile rilevare per tempo i primi segni della presenza di un cancro in fase di sviluppo. Secondo gli scienziati elevati livelli di calcio nel sangue possono essere utilizzati dai medici per diagnosticare in tempo alcuni tipi di tumore.
Non a caso, è da tempo che l’ipercalcemia è la malattia metabolica più comunemente associata al cancro: questa condizione si mostra infatti dal 10% al 20% delle persone che ottengono una diagnosi di carcinoma. Se pertanto la sua correlazione con il cancro è nota, un nuovo studio ha per la prima volta trovato che l’ipercalcemia può spesso precedere la diagnosi di cancro, e dunque permettere un intervento tempestivo.
La ricerca è stata condotta da un team di ricercatori dell’Università di Bristol e di Exeter, che hanno poi pubblicati i risultati sulla rivista British Journal of Cancer. Il team ha analizzato le registrazioni elettroniche di 54.000 pazienti a cui erano stati rilevati elevati livelli di calcio. Dopo questo primo screening, i ricercatori hanno consultato i dati relativi a quanti di essi hanno poi ricevuto una diagnosi di cancro.
L’analisi dei dati ha rilevato che vi erano differenze di genere. Negli uomini, anche un’ipercalcemia lieve (2,6-2,8mmol/L) aggiungeva un rischio di cancro in un anno dell’11,5%. Quando il calcio era sopra ai 2,8mmol/L, il rischio aumentava al 28%. Per contro, nelle donne i rischi erano molto più bassi: con le stesse cifre corrispondenti si riscontrava un rischio rispettivamente del 4,1% e dell’8,7%.
Negli uomini, l’81% dei cancri associati all’ipercalcemia erano del polmone, della prostata, del colon, il mieloma e altri tumori ematologici. Nelle donne, invece, il cancro era molto meno comune.
Secondo gli autori, il motivo dietro la differenza di genere potrebbe essere che le donne hanno maggiori probabilità di soffrire di iperparatiroidismo, un’altra causa dell’ipercalcemia. Al contrario, gli uomini raramente presentano questa condizione. Ecco pertanto come il poter rilevare livelli elevati di calcio possa diventare un modo per prevenire lo svilupparsi del cancro o, se scoperto per tempo, poter attuare tutte le strategie per combatterlo nelle prime fasi.
Bibliografia: www.lastampa.it
 Farmacia 3.0 – a cura del dott. Alberto Di Muria

Caro Alberto, lo fai nel tuo studio farmacologico questo test? Un grande abbraccio. Mario