Dopo il Disegno di Legge per la riapertura, tra gli altri,  del tribunale di Sala Consilina presentato da 22 senatori lo scorso 15 Ottobre alla presidenza del Senato, ieri è arrivato invece il via libera della Cassazione al referendum-bis sulla riforma della geografia giudiziaria.
“L’Ufficio centrale per il referendum della Suprema Corte – si legge in una nota del Comitato pro-referendum sulla geografia giudiziaria – ha dichiarato «conformi alla legge» tre diversi quesiti referendari formulati dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia e dai comitati. La parola ora torna alla Corte costituzionale che, lo scorso anno, dopo il vaglio della Cassazione, aveva detto ‘no’ ai referendum”.
I tre quesiti sono stati formulati rimuovendo quegli elementi per cui, lo scorso gennaio, la Consulta aveva respinto la prima richiesta di referendum. «Il via libera della Cassazione riaccende la speranza di cancellare una legge a dir poco discutibile – commenta Fabiana Contestabile, presidente del comitato pro-referendum sulla geografia giudiziaria – e di non vedere deluse le aspettative dei territori privati dei loro presidi di legalità . Ora guardiamo con fiducia alla Corte Costituzionale chiamata a dire l’ultima parola sulla nostra sacrosanta richiesta di far pronunciare, come prevede la Costituzione Italiana, il popolo sovrano».
– Erminio Cioffi –
