L’uxoricidio di Postiglione ha scosso il Salernitano e non solo. Cosimo Pagnani, 32enne, ha ucciso a coltellate l’ex moglie, Maria D’Antonio, madre della figlia contesa della coppia.
Un caso di femminicidio simile a tanti. Una violenza efferata, quella consumatasi nella serata di ieri, forse già preannunciata in un post sul profilo Facebook di Cosimo. “Sei morta troia” la minaccia con molta probabilità riferita a Maria, che di lì a poco sarebbe stata pugnalata dall’uomo con cui aveva tentato di costruire una famiglia come tante. Un messaggio lanciato nell’infinito mare di Internet. Parole che avrebbero dovuto trasformarsi in campanello d’allarme di quella che oggi, sulle prime pagine dei quotidiani, ha il marchio dell’ennesima tragedia familiare. Eppure così non è stato. O almeno non del tutto. La frase ingiuriosa e minacciosa scritta sul profilo di Cosimo, infatti, in poche ore (prima e dopo la notizia del delitto) ha visto letteralmente lievitare il numero di “like”. Segni di apprezzamento per la rabbia dell’assassino di una giovane donna? Pollici in su per un dramma messo in pubblica piazza e alla portata di tutti? Chissà. Resta il fatto, terribile, che al posto del ribrezzo e del disprezzo per chi ha affondato un coltello nell’addome della madre di sua figlia, oltre 200 navigatori della rete hanno, per così dire, “gradito” un messaggio di cruda violenza e di sprezzo per una giovane vita femminile indifesa,dato il tragico epilogo a cui l’hanno ridotta le mani omicide del consorte.
Una separazione vissuta a colpi di post su Facebook quella tra Cosimo e Maria. Lo scorso giugno l’uomo era stato denunciato dall’ex moglie per averle sottratto la figlia e averla portata con sé per alcuni giorni in Germania, dove lavorava. Proprio Maria, nella lotta per l’affidamento della piccola, fino allo scorso ottobre aveva lanciato all’ex marito numerosi messaggi attraverso il suo profilo. “IO NON TI IMPEDISCO DI VEDERE MARTINA, MA A CASA MIA………MI SPIEGHI IL PERCHE’ NON VUOI VENIRE A VEDERLA A CASA MIA?????? – si legge in un lungo ed esasperato post della donna – sta di fatto che per ora le condizioni le detto io in attesa del Giudice, se ti sta bene è cosi, altrimenti solo ed esclusivamente per telefono“.
Un dramma, quello dell’affidamento dei minori nelle cause di separazione, che è palpabile scorrendo la pagina Fb di Maria, in cui è facile imbattersi in appelli disperati a Cosimo. “CI SON TERZE PERSONE PRONTE A DIFENDERMI E TU LO HAI VISTO” si rivolge ancora al marito attraverso il social. Purtroppo, questa volta, non c’era nessuno a difendere la vita di Maria e la sua incolumità e, ancora una volta, la primitiva aggressività di un maschio ha mietuto l’ennsima vittima.
– Chiara Di Miele –
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