E’ scattata alle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza e denominata “Last Supportes”, per l’esecuzione di 16 misure cautelari. Nel dettaglio si tratta di 4 arresti domiciliari e 12 obblighi di dimora.
I destinatari dei provvedimenti cautelari sono tutti coinvolti nell’aggressione ai tifosi della squadra di calcio del Melfi del 19 gennaio scorso, nel corso della quale perse la vita un tifoso del Vultur Rionero, Fabio Tucciariello, nei pressi della stazione a Vaglio Basilicata.
Per quei gravi fatti gli investigatori della Squadra Mobile e della Digos arrestarono 26 ultras. Nelle operazioni di esecuzione sono stati impiegati anche uomini del Reparto Prevenzione Crimine Basilicata e del Commissariato di Polizia di Melfi.
In seguito al tragico accaduto ha preso il via una complessa indagine per ricercare prove scientifiche come i campioni biologici, le prove digitali e condotta attraverso l’analisi informatica dei telefoni cellulari sequestrati, le intercettazioni telefoniche e il monitoraggio dei siti informatici per individuare altri coinvolti nell’aggressione e accertare la premeditazione dell’azione che, nelle intenzioni degli autori, doveva avere la finalità di una vera e propria imboscata. Innanzitutto per la scelta del luogo dove avvennero gli scontri, la stazione di Vaglio Basilicata, lungo il percorso che avrebbero dovuto fare le due tifoserie, idonea per un’azione a sorpresa e per la fuga.
Gli aggressori, inoltre, si erano travisati prima dell’arrivo delle auto delle vittime come si è scoperto grazie ad alcune persone che poco prima dei fatti erano passate nei pressi della stazione di Vaglio.
Nelle chat di gruppo degli indagati venivano usate espressioni come “Andiamo a fare Nassirya”. Questo riferimento per la Procura è indice di odio e di intenzioni violente oltre che un chiaro segno di premeditazione dell’azione organizzata con stile para-militare, attraverso un appostamento in un luogo adatto e prossimo alla direttrice di marcia del nemico, per attenderlo e attaccarlo di sorpresa.
– Chiara Di Miele –
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