Siamo fieri di essere cristiani – Lettera alla redazione del Prof. Rocco Cimino
A scanso di equivoci dico subito che io sono fermo sostenitore dello Stato laico, ma non disconosco il ruolo che la Chiesa ha avuto nel processo di crescita nel campo sociale, culturale, artistico, storico e letterario. Se non ci fosse stata non avremmo avuto la Cappella Sistina, il Colonnato di Piazza San Pietro, i Musei Vaticani, la Basilica di San Francesco ad Assisi, Santa Maria Maggiore a Firenze e tante altre che sarebbe lungo elencare. E il valore inestimabile di dipinti, affreschi lasciatici da Giotto, Leonardo, Michelangelo, il Pinturicchio, che rappresentano con inusitata maestria volti di Santi e raffigurazioni di eventi religiosi, che costituiscono un patrimonio artistico da salvaguardare e di cui andare fieri.
Ma la Chiesa è stata presente ed è presente anche nel campo sociale, dove svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza ai deboli, ai bisognosi, ai diseredati, agli emarginati. Basti pensare che la Caritas fornisce in media ogni anno otto milioni di pasti. Se non ci fosse vedremmo le nostre piazze e le nostre strade colme di accattoni disperati. E vogliamo negare la funzione altamente formativa che hanno avuto gli ordini religiosi dei francescani, dei domenicani e dei gesuiti nel difendere, nel custodire e nel diffondere la cultura?
E’ vero che il comportamento di qualche prelato non è stato e non è conforme ai dettami del Vangelo, ma ciò non deve assolutamente compromettere l’importanza che la Chiesa deve avere nella nostra società . I misfatti, le colpe, i comportamenti indegni dei singoli non devono minimamente inficiare l’operato dei molti che operano in seno alla Chiesa con assoluta dedizione a curare ed aiutare coloro i quali vivono nel dolore e nell’indigenza.
Io non mi scandalizzo troppo se un cardinale vive in un appartamento di tre o quattrocento metri, mi scandalizzo, invece, se utilizza soldi destinati ai poveri per interessi personali o per altro. E’ sciocco pretendere che un cardinale viva in una stamberga. Non condivido che gli attacchi alla Chiesa avvengono proprio nel momento in cui essa attraversa una fase di difficoltà a causa delle minacce dell’Isis e del relativismo imperante che serpeggia in seno alla nostra società . E investe la famiglia, la religione, lo Stato. E tutto ciò è sommamente pericoloso, perchè rende possibile l’inganno e l’abuso.
La fede cristiana, secondo me, è incompatibile con la teoria relativista, in quanto la forza della religione cattolica e oserei dire la sua vera essenza stanno nella stretta sintesi tra fede, religione e vita, per cui tutti gli attacchi rivolti alla Chiesa hanno un obiettivo ben preciso: quello di mettere in discussione i pilastri fondamentali per ridurla al pari delle altre “religioni”. Ecco perchè noi cristiani dovremmo difendere la nostra fede con forza, senza tentennamenti, senza avere vergogna. Invece noi, per essere troppo buoni o per essere tolleranti o superiori, togliamo il crocifisso dalle aule, eliminiamo la parola Pasqua e la sostituiamo con la festa della Primavera, dalle poesie facciamo scomparire Gesù, a Natale non si fa più il presepe, non portiamo gli studenti a messa per non urtare la suscettibilità dei ragazzi di altre religioni, in questo modo annulliamo la nostra identità .
Credo che sia ora che i sacerdoti incomincino nuovamente ad evangelizzare, aprendo gli oratori, ed evitino di fare i sociologi e noi cristiani dobbiamo ritornare ad essere essere testimoni di fede e di carità e a non avere paura del giudizio degli altri, anzi dobbiamo essere orgogliosi del nostro credo, perchè come diceva Eliot:”Se il cristianesimo se ne va allora allora dovremo affrontare molti secoli barbarici“. Infatti un popolo senza identità , in cui predomina il relativismo, è un popolo destinato a scomparire.
– Rocco Cimino –
Al contrario sono tutti bravi a denigrarla.Io le sue analisi le ho lette e sentite un’infinità di volte.Oggi,invece,sembra che la maggioranza della popolazione si sia dimenticata dei meriti che la chiesa ha avuto nel campo umano,culturale,artistico e sociale e riconoscerli non significa che voglio dimenticare gli errori che essa ha commesso.
Oh per la miseria! Nel fare l’elenco delle “meraviglie” prodotte dalla chiesa cattolica tutti sono bravi.
Nessuno ne disconosce i meriti. Però, al tempo stesso, sarebbe estremamente opportuno che le “ricostruzioni storiche o di merito” vengano realizzate senza tralasciare nulla al caso.
Ad esempio: oltre ai bei dipinti, ai capolavori letterari che hanno sempre e comunque un’impronta religiosa e quindi, a favore della chiesa stessa e non della cultura in generale ( apro parentesi per dire una cosa: se la cultura s’è diffusa, non è stato certo grazie alla chiesa di Roma, MA! al suo più grande oppositore: Martin Lutero! Se LUI non avesse fatto stampare di contrabbando la versione tradotta della bibbia, oggi, i preti continuerebbero a recitarla in latino e voi, a non capirci nulla ).
Una cultura, un patrimonio artistico inestimabili… ma, a che prezzo?! Quante vite sono state recise per la prepotenza e l’arroganza di Roma cattolica!?
Quanti uomini di cultura sono stati trucidati per aver espresso le loro opinioni, per aver discusso le tesi errate del clero, ecc ecc!?
Michele Serveto, ad esempio, nel XVI sec. venne condannato al rogo – ma prima ancora venne martoriato – per aver detto: “scusate, nella bibbia non viene in nessun caso accennato il concetto di “trinità ”; trinità è un termine creato dalla chiesa e, che per la sua ambiguità , ha portato molti al credere che il cattolicesimo fosse una religione di tipo politeistico, cioè, che venerava più dei”.
Vogliamo parlare di Giordano Bruno?! Vogliamo parlare delle lobby di potere all’interno della chiesa? Del fatto che interferisce con la laica ( presunta tale ) politica italiana!?
Vogliamo parlare dei quasi 10 miliardi di euro che lo Stato Vaticano riceve dai contribuenti italiani e dei tantissimi miliardi di tasse non versate da questi!?
Vogliamo parlare, ancora più importante di tutto il resto, del fatto che la religione cristiana/cattolica è il frutto intelligente di un copia/incolla di religioni precedenti a questa!? Basta leggere qualche libro sulle antiche religioni per capirne la falsità .
Vogliamo parlare del fatto che i primi cristiani, quelli insomma che uccisero migliaia di “pagani” e distrussero la biblioteca d’Alessandria… accusavano i “pagani” di adorare mute statue ed oggi, i cattolici, parlano e adorano mute statue di santi!?
Infine, vogliamo parlare del fatto che la “cultura” cattolica s’è diffusa nel paese non per opera e virtù della sua natura benevola bensì, perché imposta con la forza/morte!?
Se per voi, la cultura imposta con il sangue può definirsi tale, non fate altro che legittimare gli estremismi religiosi oltre a credere a menzogne su menzogne.
Sarei estremamente curioso di sapere “quante persone hanno realmente letto la bibbia!?”. Sicuramente: 0! Perché se l’avessero letta, oggi, non crederebbero in nulla e sarebbero molto più felici del non credere alle favole ma si, alla vera cultura; basata sulla ricerca ed il lavoro e non, su un costrutto che aveva l’obiettivo di creare un regime politico di stampo teocratico.
condivido pienamente la riflessione del dott. cimino. “non possiamo non dirci cristiani” deve farci capire che non possiamo rinnegare secoli di cultura che hanno permeato e continuano a permeare la nostra vita quotidiana. la fede è la nostra forza e il nostro cammino.
Oh oh…FINALMENTE UN ARTICOLO DEGNO ..
COMPLIMENTI.