I consiglieri Antonio Lopardo, Nicola Colucci e Francesco Spinelli si staccano dalla maggioranza e si dichiarano indipendenti e lo annunciano attraverso una nota protocollata questa mattina e indirizzata al sindaco Francesco Cavallone, al Presidente del Consiglio, al segretario comunale, agli altri componenti del Consiglio e alla Segreteria della Giunta.
Eā una decisione āmaturata lentamente ma in maniera ineluttabileā e secondo il loro parere ĆØ “un’amministrazione per pochi eletti“. I consiglieri lamentano la mancanza di comunicazione allāinterno del Consiglio e con lo stesso sindaco.
āCi dichiariamo indipendenti prendendo le distanze dal gruppo consiliare di maggioranza “Sala Viva”, al quale siamo appartenuti fino ad oggi e per il quale gruppo ci siamo impegnati nelle rispettive deleghe assegnateci con onestĆ e con amore nell’attivitĆ amministrativa, mai rinnegando gli impegni assunti nell’ultima campagna elettorale e sempre favorendo in prima istanza gli interessi della CittĆ di Sala Consilina ā spiegano – Ā Distanze che dobbiamo prendere e al tempo stesso, con amarezza, registrare la tiepidezza con una parte del gruppo che lasciamo. Tiepidezza diventata freddezza ad incominciare dalle posizioni e dai percorsi assunti che vedono mortificare la nostra immagine. Essere amministratori comunali vuol dire avere un ruolo di prestigio all’interno della propria comunitĆ , ma questa funzione, mai come oggi, si presenta sempre più difficile da svolgere. Questo importante ruolo, a cui dopo le elezioni del 2019 siamo stati chiamati ad assolvere come servizio alla comunitĆ che con il voto ha premiato il nostro gruppo, richiede determinate capacitĆ e, soprattutto, particolare senso di responsabilitĆ ā.
āIl momento che stiamo vivendo, impone in modo ineludibile la presenza sul territorio comunale di un’Amministrazione dinamica e attiva che sia attenta, in modo particolare, nei confronti delle continue esigenze dei propri cittadini e pronta ad interpretarne le necessitĆ , oggi più che mai mutevoli. In un primo momento, immediatamente successivo alla nostra elezione, abbiamo tentato di interpretare nel miglior modo possibile quanto precedentemente affermato e di amministrare, in ogni circostanza, con peculiare sensibilitĆ e senso di abnegazioneā, continuano.
Lopardo, Colucci e Spinelli hanno lamentato varie criticitĆ , tra cui la carenza di comunicazione tra i consiglieri comunali e il Sindaco ma anche la mancanza di coesione tra i membri del gruppo “Sala Viva” e la completa assenza di collanti comuni che, sicuramente, avrebbero potuto permettere di amministrare in maniera più armoniosa e organica. āSe non ci fossero state queste mancanze avremmo potuto, probabilmente, amministrare in maniera più precisa, facendo ancor più l’interesse della nostra comunitĆ , aspetto che a volte ĆØ mancato, a vantaggio di decisioni monolaterali, assecondate in modo forse fin troppo passivo ma speranzoso anche da noi consiglieri. Situazioni come queste fanno sopire peculiaritĆ come l’entusiasmo e volontĆ , aspetti che hanno caratterizzato i primi anni di amministrazione. Ritornando, ancora, sull’aspetto comunicativo, questo ĆØ stato quello che, probabilmente, ci ha più di tutto penalizzati, perchĆ© non ĆØ stato carente esclusivamente tra di noi ma anche nei confronti dei nostri cittadini, poichĆ© il ruolo che ricopriamo ci imporrebbe di ascoltarne le richieste quotidianamente e, ove possibile, provare ad accoglierle, in modo particolare in un periodo caratteristico come quello che stiamo vivendo oggi, segnato dalle conseguenze della pandemia, dalla e guerra e dall’inflazioni. In più di una occasione, purtroppo, abbiamo avuto la sensazione che, invece, avessimo erto un muro tra noi e i cittadini, percepiti come qualcosa di fastidioso e non come parte attiva della nostra realtĆ territoriale. Da un punto di vista comunicativo, ancora, troppe volte abbiamo parlato male di altri membri di questo gruppo (alcuni più frequentemente e in maniera più continua), mettendoci in cattiva luce gli uni con gli altri e, cosa assai più grave, con i nostri cittadini. Il perseverare con questa condotta ha contribuito disgregazione prematura di una compagine che, almeno potenzialmente, avrebbe potuto fare grandi coseā.
Per i consiglieri “questa situazione giĆ di suo molto fragile ha dimostrato maggiore debolezza di fronte alle avversitĆ e piuttosto che farli compattare per trovare insieme una soluzione, ha portato alla repentina ricerca di un colpevole a cui destinare l’errore. Quando si ĆØ parte di un team, le lodi cosƬ come le critiche sono di tutti e non di pochi”.
āSi tratta di una scelta maturata nel tempo ma che, in maniera chiara, era stata giĆ esternata ai membri del gruppo āSala Vivaā durante passate riunioni di maggioranza. D’altro canto, abbiamo tentato quasi sempre di dare un contributo attivo a questa Amministrazione cercando di non far mancare mai il sostegno, ciò nonostante a volte abbiamo avuto perplessitĆ su alcune proposte. Alcune cose, purtroppo, sono mutate e non vi ĆØ più in noi la voglia di fingere un sostegno che non riusciamo più a dare o di far parte un gruppo a cui, da abbastanza tempo, non sentiamo più di appartenere ā concludono – Possiamo solo augurarci che il nostro lavoro sarĆ svolto in continuitĆ con quello che fino ad oggi abbiamo svolto all’interno di quest’Amministrazione comunale, per quanto ci ĆØ stato permesso ma da oggi non più nel gruppo āSala Vivaāā.
Per i consiglieri questa non ĆØ una lettera di “accusa verso qualcuno in particolare perchĆ©, in questa storia, dal primo cittadino all’ultimo dei consiglieri eletti (noi compresi) siamo tutti colpevoli di una gestione non proprio ottimale della cosa pubblica e vorremmo fare un appello agli altri consiglieri, nell’interesse della nostra cittĆ , sarebbe più opportuno che tutti facessimo un passo indietro perchĆ© quando non si ĆØ allineati diventa molto più facile prestare il fianco ad erroriā.